ABRUZZO

Nuova giunta regionale, parto difficile con sorpresa / NOMI E INCARICHI

La Presidenza del consiglio torna all'ultimo momento a Sospiri con le schede bianche dell'opposizione e Santangelo dirottato alla Formazione. Rivolta Fi L'Aquila. E Marsilio chiede più assessori

L'AQUILA. Inizio in salita ieri per la maggioranza di centrodestra in Regione Abruzzo, arrivata allo storico bis con le elezioni del 10 marzo scorso: nel primo Consiglio della dodicesima legislatura, parecchi passi falsi, in particolare in Fi e FdI, a coronamento di una decina di giorni molto difficili nella ricerca di una composizione della giunta che alla fine ha scontentato tutti, influenzando il clima della seduta inaugurale e in seno alla coalizione. Il primo colpo di scena si è palesato in apertura di lavori: quando tutti pensavano che il presidente del consiglio regionale sarebbe stato il consigliere forzista Roberto Santangelo, che nel collego provinciale dell'Aquila ha collezionato quasi 10mila voti, è arrivata l'indicazione del futuro capogruppo di Fdi, Massimo Verrecchia, nella persona di Lorenzo Sospiri, poi confermato alla quarta votazione, anche se a maggioranza, per la prima volta nella storia della Regione senza l'appoggio delle opposizioni.

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Un'ora prima, nella riunione del centrodestra, Sospiri era nella lista degli assessori e Santangelo a capo dell'Assemblea.
Il cambiamento improvviso ha fatto sobbalzare dalla sedia lo staff del futuro presidente che, secondo quanto si è appreso,
aveva anche preparato il discorso e ha fatto esplodere la disapprovazione degli azzurri aquilani: il coordinatore cittadino, Michele Morelli, e il vicecoordinatore provinciale, Giorgio De Matteis, presenti al Consiglio, hanno annunciato le dimissioni di tutta la dirigenza del capoluogo regionale.

"Non ho mai inteso prevaricare Santangelo, che non è solo un amico, ma un fratello - ha detto all'Ansa Sospiri, alla sua
quarta legislatura, la seconda come presidente del Consiglio - Questa mattina, al momento dell'ufficializzazione delle
postazioni in giunta, ho fatto presente con molta onestà che, rispetto alle deleghe previste nell'assessorato offerto a Forza Italia, a me era più congeniale il lavoro di presidente del Consiglio. E abbiamo deciso insieme. Ma i due incarichi sono sullo stesso piano e interscambiabili". 

Altro colpo di scena il mancato voto a Sospiri di Paolo Gatti, ex consigliere e assessore regionale tornato in Consiglio
con FdI con oltre 10mila preferenze: avrebbe deciso di assentarsi al momento del voto. Infatti, su 30 voti il neo presidente ne ha collezionati 17, con le 13 schede bianche delle opposizioni. Nella prime due delle tre votazioni per le quali
serviva la maggioranza qualificata di 21 voti, la maggioranza ha perso prima un voto, viste le 14 schede bianche, e dopo due voti, viste le 14 schede bianche e una preferenza per Santangelo. 

Infine il presidente  Marco Marsilio ha annunciato la composizione della nuova giunta regionale il cui varo è stato difficile per le fibrillazioni in seno alla maggioranza che sono continuate fino a questa mattina. Tanto che il governatore ha comunicato l'assegnazione di deleghe ai consiglieri regionali confermando un'azione nei confronti del Parlamento per allargare il numero di assessori e sottolineando che per l'insufficiente numero di posti è difficile amministrare.
Dei sei nuovi assessori quattro sono stati confermati e con le stesse deleghe anche se D'Annuntiis nel precedente mandato è stato sottosegretario alla presidenza della giunta. Il vice presidente vicario è Emanuele Imprudente, della Lega, che prende le stesse deleghe della precedente legislatura, all'Agricoltura, Caccia, Pesca, Sistema idrico e Ambiente. Ecco gli altri cinque assessori: i tre dei meloniani, primo partito della colazione con il 24,1% e otto consiglieri, sono Mario Quaglieri, recordman di preferenze con quasi 12mila voti alle elezioni del 10 marzo scorso, anche lui confermato con le deleghe al Bilancio, Personale, Aree Interne, Sport e Patrimonio, Tiziana Magnacca, (Attività Produttive, Turismo e Lavoro), Umberto D'Annuntiis (Lavori Pubblici, Infrastrutture, Trasporti e Mobilità), poi per Forza Italia, Roberto Santangelo (Sociale, Formazione, Istruzione, Ricerca, Scuola, Cultura e Spettacolo) e per la lista del Presidente, l'esterna Nicoletta Verì che ha la delega alla Sanità, assessore uscente ex Lega.

Marsilio non ha assegnato il posto di sottosegretario alla Presidenza della giunta regionale che, secondo quanto si è appreso, sarebbe toccato a Forza Italia, secondo partito con il 14,3% e quattro consiglieri, che aveva stretto un patto con la Lega (7,5% e due consiglieri eletti) per rivendicare insieme un posto in più rispetto ai due offerti. Nei giorni scorsi Fi aveva rotto l'alleanza con la Lega che solo ieri mattina ha deciso di entrare in Giunta rinunciando all'annunciato appoggio esterno.