Ofena, disagi all’ufficio postale

Ridotti i giorni di apertura, i cittadini hanno chiesto l’intervento del prefetto Francesco Alecci

OFENA. Le poste di Ofena prese d’assalto dai cittadini. È accaduto ieri, non appena si è venuti a conoscenza della comunicazione relativa alla riduzione dei giorni di apertura. A segnalare la cosa è Dino Rossi, del Cospa, che ha anche inviato una lettera al prefetto Francesco Alecci.

«Ieri», ha dichiarato Rossi, «all’ufficio postale c’è stato un tale pienone che si è reso necessario l’intervento dei carabinieri. Alcuni cittadini hanno preferito tornare a casa senza poter fare le operazioni previste, altri hanno aspettato anche dopo la chiusura. Oltretutto il sabato l’orario è ridotto di un’ora (si chiude alle 12,45)».

«La riduzione dei giorni di apertura sta provocando tanti disagi. Tutti trovano assurda questa decisione, visto che per anni Poste italiane ha fatto una campagna promozionale per l’apertura dei conti correnti. Oggi questo servizio viene ridotto e nessuna risposta arriva circa la richiesta di attivare il postamat. Gli ofenesi», ha continuato Rossi, «sono pronti a dare battaglia, mentre il Comune ha promesso ai cittadini il ricorso al Tar».

Per Rossi, «con la riduzione dei giorni di apertura degli sportelli, viene meno la garanzia offerta dalle Poste di mantenere i propri presìdi su tutto il territorio nazionale. I piccoli centri montani, grazie a questa politica sempre più miope, rischiano di scomparire del tutto, poiché senza servizi è impossibile arginare il fenomeno dello spopolamento, di cui tanto, e non da ora, si parla. In realtà sono tanti gli uffici periferici in continua “ritirata” verso le città. Si spera che gli organi sovracomunali tornino sui loro passi e che possano prendere decisioni meno penalizzanti per i residenti dei comuni montani che, nonostante disservizi e disagi, non vogliono abbandonare i luoghi di origine».

«Occorrono», conclude il rappresentante del Copsa «misure più eque per i cittadini di questi paesini sperduti, dove la vita è particolarmente difficile».

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