tragedia sulla tiburtina - oggi udienza in tribunale 

Omicidio di Sara, si torna in aula 

Viene conferito l’incarico per una super perizia sull’incidente

AIELLI. Verrà conferito oggi l’incarico per la super perizia sulla ricostruzione dell’incidente costato la vita a Sara Sforza, l’estetista 23enne di Aielli morta il 2 gennaio scorso sulla Tiburtina Valeria. L’indagato per omicidio stradale è Jarrar Ayoub, marocchino di 25 anni, alla guida di una Mercedes, sotto l’effetto di alcol e droga, finita contro l’utilitaria condotta dalla ragazza. Sul sedile del passeggero viaggiava il fidanzato di Sara, Alessio Vergari, 32 anni, anche lui di Aielli. Il giudice aveva accolto la richiesta della difesa di procedere con rito abbreviato condizionato dalla ricostruzione della dinamica del sinistro. «Gli elementi emersi in fase d’indagine, testimonianze oculari e primi rilievi dei carabinieri, hanno evidenziato che nessuna responsabilità può essere a carico di Sara», spiega l’avvocato di Vergari, Lucio Cotturone, «nell’impianto probatorio è invece chiara la piena responsabilità dell’imputato. La perizia non potrà altro che rimarcare l’esclusiva colpa a carico di Ayoub allungando i tempi della giustizia per Sara». Nel processo, che si era aperto con un giudizio immediato e si svolgerà secondo il rito abbreviato condizionato, si è costituita parte civile l’Associazione vittime della strada rappresentata dall’avvocato Luisa Cornacchia. (f.d.m.)