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Orsa Morena, primi passi verso la libertà

La giovane orsa affidata alle cure del famoso biologo Beecham: «Tutto va per il meglio». Le sarà applicato un radiocollare

PESCASSEROLI. Preferisce le pere alla carne, ma è golosa anche di bigattini e di mele, purché tagliate a pezzettini. L’orsacchiotta Morena, che adesso tanto più orsetta non è, oramai dopo lo svezzamento sta iniziando il lungo e delicato percorso che la porterà verso la libertà. Per ora si allena arrampicandosi sui rami e infilandosi tra i rovi e nelle tane per trovare il cibo che gli nascondono mamma Roberta e papà Guido, lui un dipendente del Parco nazionale e lei la biologa responsabile dell'importante progetto di reinserimento del plantigrado nell’ambiente naturale. È stata trasferita in un recinto più grande e non conosce né esseri umani, né altri orsi, se si esclude la maschera che veniva indossata dagli operatori che le davano da mangiare durante lo svezzamento. Morena è molto timida e questa indole fa ben sperare nella riuscita del progetto e quindi nelle possibilità di sopravvivenza. Più un esemplare ha un atteggiamento confidenziale e socievole nei confronti degli esseri umani, e meno sono le possibilità che ce la faccia. Nei giardini della sede del Parco nazionale a Pescasseroli, trasformati in una sorta di sala riunioni eco-sostenibile all'aperto, sono giorni importanti in cui si alternano briefing e incontri scientifici.

[[(Video) Pescasseroli, l'orsetta Morena verso la libertà]]

Al Parco è arrivato John Beecham, biologo di fama internazionale. È il più grande esperto di orsi, in particolare per quanto riguarda i metodi di riabilitazione e rilascio dei cuccioli orfani. Con la biologa del Pnalm, Roberta Latini, e insieme agli altri operatori, sta valutando il piano di lavoro affinché tutto vada per il verso giusto. La sua esperienza in questo settore è immensa. Egli parla di circa cinquecento casi trattati e può vantare alle spalle una ricerca sull’ecologia dell’orso nero americano in sei aree geografiche dello Stato Usa dell’ Idaho e altri studi in Russia e Turchia. Sembra ottimista per quanto riguarda il destino di Morena.

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«In casi simili», spiega «gli animali sono riusciti a sopravvivere nel 70-80 per cento dei casi. Per questo caso italiano è stato seguito un protocollo simile a quello adottato da me per altri esemplari. E non credo ci siano differenze sotto questo aspetto tra gli orsi neri asiatici, gli orsi bruni europei, gli orsi nordamericani e l'orso marsicano. E' stato fatto un ottimo lavoro e quindi tutto dovrebbe andare bene» .

Anche Roberta Latini è serena. Racconta con entusiasmo le fasi che in questi mesi hanno portato fino al trasferimento dell'orsetta in un'area più grande rispetto alla prima. Accudiscono amorevolmente l'esemplare dall'inizio di questa avventura. «Ci nascondiamo quando portiamo il cibo», spiega, «perché non deve associare le persone all’alimentazione. Dislochiamo gli alimenti in luoghi difficili da trovare e in diversi orari in modo da evitare comportamenti stereotipati. Così l'orso sarà occupato nel corso della giornata». L'obiettivo è quello di raddoppiare il suo peso. Si tratta infatti di un esemplare svantaggiato rispetto agli altri visto che non ha avuto informazioni dalla madre. Il grasso in più accumulato prima del rilascio sarà un aiuto importante. Tutto procede bene, quindi. Manca solo una cosa. Stabilire quando avverrà la liberazione. Al riguardo non è stato ancora deciso nulla.

Servirà una sintesi di tanti esperti affinché venga scelta la data. Un gruppo di esperti mondiale è stato già contattato via mail e nei prossimi giorni diranno la loro su tale questione. Il rischio è che passi troppo tempo, ma altrettanto pericoloso sarebbe liberare l'esemplare troppo precocemente, prima che sia in grado di cavarsela da sola. Le sarà applicato un radiocollare in modo da monitorare costantemente la sua posizione e e i suoi spostamenti.

Già si sta lavorando per scegliere un collare adatto a un cucciolo, ma che possa durare nel tempo. Sono stati analizzati già diversi modelli. A quel punto tutto sarà pronto per restituire all'orsetta la libertà. Fino ad allora per Morena la vita prosegue come se nulla fosse. Insomma le premesse per un buon esito della vicenda ci sono tutte

Pietro Guida

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