Ospedale, bagarre in consiglio

Castel di Sangro, la minoranza: nessun reparto deve essere chiuso

CASTEL DI SANGRO. Clima teso al consiglio comunale di venerdi sera. Il quinto punto, riguardante la sanità, ha scatenato i cittadini presenti in aula, esausti dalla lunga battaglia per la sopravvivenza dell'ospedale sangrino. I Vigili presenti sono dovuti intervenire più volte a calmare gli animi. Toni accesi anche tra opposizione e maggioranza. 

Dopo il piano di riordino sanitario varato dalla Regione, l'opposizione capeggiata da Pino Graziani, ha puntato il dito contro Umberto Murolo divenuto nell'aula-ring il parafulmine di tutti i guai della sanità abruzzese. «Tutti i sindaci protestano. Soltanto lei, sindaco di Castel di Sangro, no» ha esordito il consigliere d'opposizio Giorgio Vitale. Dal piano di riordino, l'ospedale sangrino risulta quello che ha subìto i tagli maggiori. «Ridotti tutti i servizi e i posti letto del 48%. È l'ospedale più piccolo e inadeguato di tutto l'Abruzzo. I cittadini chiedono insistentemente: fate qualcosa» ha aggiunto Vitale.

La maggioranza, col capogruppo Claudio Buzzelli e l'assessore Andrea Liberatore, ha difeso l'operato di Murolo. «L'ospedale è sopravvissuto allo tsunami dei tagli e questo è un grande risultato. Adesso si punta al miglioramento dei servizi» ha detto Buzzelli. Alla strumentalizzazione politica del problema sanitario, ha fatto riferimento Liberatore: «Nessuno può essere refrattario a un problema così importante, alla fine però si attribuiscono sempre le responsabilità finali a Murolo. Il grado di affezione di un sindaco non si misura con la capacità di incatenarsi, ma con i risultati che riesce a portare a casa per il territorio e il nostro ospedale non è stato tagliato». 

Murolo ha sottolineato: «Il nostro territorio vive di turismo e quindi deve avere una sanità che funziona e la nostra azione va in questa direzione». Graziani ha presentato una mozione per rivedere i numeri dei posti letto e chiede al sindaco un'ordinanza per «il mantenimento di Terapia intensiva, Ginecologia e Ostetricia e Pediatria».

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