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Outlet a tempo Rossi chiede l’intervento del Comune

L’AQUILA. Non si placa la polemica dei commercianti aquilani contro gli outlet «a tempo». Dopo Confcommercio e Confindustria a scendere in campo, stavolta, è la Confesercenti, che chiede al Comune l’...

L’AQUILA. Non si placa la polemica dei commercianti aquilani contro gli outlet «a tempo». Dopo Confcommercio e Confindustria a scendere in campo, stavolta, è la Confesercenti, che chiede al Comune l’immediata convocazione di un tavolo con tutte le associazioni di categoria. «Non ci risulta che siano stati fatti i dovuti controlli nella struttura che ha aperto i battenti, di recente, a Campo di Pile. Un outlet a tempo che resterà in città fino a dopo le festività natalizie», spiega Carlo Rossi, direttore della Confesercenti della provincia dell’Aquila, «per poi prendere il ricavato delle vendite e investirlo altrove. Soldi che andranno via da un territorio già messo a dura prova dalla crisi e dal sisma. Anche la manodopera impiegata non è aquilana, ma l’incentivo di sconti sostanziosi sulla merce firmata, che vanno dal 30 al 70%, continua ad attrarre clientela, che viene tolta ai commercianti locali. Abbiamo ricevuto, negli ultimi giorni, decine di segnalazioni di titolari di attività che sollecitano un intervento nei confronti dell’amministrazione per mettere fine a un esperimento che rischia di spianare la strada all’avvento di nuovi outlet e centri commerciali». Confesercenti invoca il rispetto della legge regionale «che disciplina le aperture degli ipermercati, nonché le licenze per la media e piccola distribuzione. Il Comune avrebbe dovuto provvedere subito a un controllo capillare per verificare se l’outlet che ha aperto a Pile sia in possesso di tutti i requisiti necessarie. Intanto molti commercianti hanno anticipato sconti e promozioni, che solitamente partono a gennaio per evitare che la concorrenza spietata possa infliggere il colpo finale a un’economia in forte crisi». (m.p.)

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