Pacentro, muore il primo giorno di lavoro: dramma in un cantiere edile

Operaio di 44 anni accusa un malore forse per il grande caldo. La Procura apre l’inchiesta e dispone accertamenti

PACENTRO. È morto all’ora di pranzo, durante la pausa, al suo primo giorno di lavoro in un cantiere a Pacentro. Filippo Petru, romeno di 44 anni, domiciliato nel Pescarese solo da qualche giorno, si era allontanato momentaneamente dai suoi compagni per andare in bagno, quando è stato colto da un malore. Forse a causa del caldo o forse un infarto improvviso: fatto sta che il suo cuore ha smesso di battere. A nulla sono valsi i soccorsi che gli hanno prestato i compagni: quando non lo hanno visto tornare sono andati a cercarlo, trovandolo riverso a terra ormai privo di vita.

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L’uomo era arrivato nei giorni scorsi dalla Romania per prendere servizio per una ditta di Matera, specializzata nella realizzazione di muri di contenimento, impegnata nei lavori di che si stanno svolgendo sul costone del Morrone, proprio sopra Pacentro nei pressi della Statale 487. Lavori ordinati dopo le numerose frane che si sono verificate nei mesi scorsi che sono arrivate a mettere in pericolo anche l’incolumità delle persone e la stabilità di alcune abitazioni, tanto da obbligare la Provincia a chiudere la strada che da Sulmona porta a Passo San Leonardo, ritenuta troppo pericolosa.

Secondo il racconto dei colleghi, tutto sarebbe avvenuto durante la pausa pranzo. All’improvviso l’operaio, che aveva iniziato a lavorare nel cantiere solo poche ore prima, sarebbe sbiancato in volto, per poi allontanarsi repentinamente per andare in bagno. Visto che tardava a tornare indietro, i compagni si sono allarmati e sono andati a cercarlo, trovandolo, poco distante, riverso a terra. Hanno provato a soccorrerlo, ma visto che la situazione non migliorava, hanno lanciato l’allarme. Sul posto, in pochi minuti, sono giunti i carabinieri e il personale del 118,questi ultimi hanno provato a fare il miracolo utilizzando il defibrillatore, senza però ottenere alcun risultato.

Nel cantiere che si trova a poche decine di metri di distanza dal castello di Pacentro, su una rampa ripida e sconnessa, è arrivato anche il sostituto procuratore Stefano Iafolla, che insieme al medico legale ha eseguito sul corpo del romeno, una prima ricognizione cadaverica ritenuta, però, non esaustiva a sciogliere ogni dubbio sulle cause della morte. Sul corpo sarebbe stato trovato anche un grosso ematoma sul fianco destro, che, secondo i medici potrebbe essere riconducibile alla patologia che avrebbe provocato il decesso del 44enne. Ma mancherebbe ancora qualche elemento per sciogliere ogni dubbio, tanto che il pm Iafolla starebbe valutando l’ipotesi di ricorrere all’autopsia. Decisione che è stata rinviata a questa mattina.

Sul posto anche gli ispettori della Asl, al fine di verificare l’idoneità dei cantiere e il rispetto delle condizioni di sicurezza.

Claudio Lattanzio

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