Pass-auto ai disabili Il sindaco chiede una relazione ai vigili

Concesse 1.200 autorizzazioni, Ranalli vuole vederci chiaro La polizia locale: atto dovuto con documentazione in regola

SULMONA. Numeri dettagliati sui pass concessi per la Ztl e motivazioni che li giustificano. Il sindaco Peppino Ranalli vuole vederci chiaro sui 2mila e 200 permessi rilasciati dal Comune per la Zona a traffico limitato, di cui mille e 200 solo ai disabili, per circa 60mila passaggi di auto al mese e 2mila al giorno. Numeri che cozzano con un centro storico piccolo come quello sulmonese, che è come se fosse sempre aperto.

«Ho chiesto una relazione dettagliata al comando di Polizia municipale per capire la portata del fenomeno», premette il sindaco, «per ora non voglio annunciare un giro di vite, ma voglio capire bene. Sono certo che la Polizia municipale avrà concesso i pass nel rispetto delle regole, ma ho comunque chiesto dei chiarimenti». La denuncia del numero eccessivo dei pass concessi a cittadini e disabili è arrivata da un turista abituale della città, Sergio De Santis, stufo di dover fare la gimkana fra le auto lungo corso Ovidio anche durante gli orari di chiusura dei varchi. Anche gli stessi commercianti del centro storico, da sempre contrari a una pedonalizzazione totale delle mura antiche (anche se più possibilisti rispetto al recente passato), chiedono maggiori controlli sui pass concessi, che di fatto annullano l’isola pedonale della Ztl. Il sindaco, però, oltre ad avviare una serie di verifiche e indagini, chiede la collaborazione di tutti. «Se vogliamo davvero essere una città turistica dobbiamo mettercelo in testa tutti», continua Ranalli, «dagli amministratori in primis, ai commercianti e agli stessi cittadini che devono collaborare in toto per realizzare il progetto di una città turistica, d’arte e di cultura». Effettivamente le auto che sfrecciano lungo corso Ovidio, anche durante la chiusura al traffico, non contribuiscono a regalare ai turisti foto ricordo degne di questo nome. Da parte loro i vigili fanno sapere di non poter fare molto. «Noi non possiamo entrare nel merito delle domande che arrivano dal medico legale della Asl», interviene il vice comandante, capitano Leonardo Mercurio, «dobbiamo solo concedere il permesso se la documentazione è in regola. Per quanto riguarda i controlli sull’uso di questi permessi dovremmo avere delle pattuglie che seguono le auto con contrassegno per disabili, dal momento che la persona non perfettamente deambulante non deve essere sempre in macchina, ma può essere stata appena accompagnata o chi guida la sta andando a riprendere. Si capisce bene che sarebbe molto complicato avviare tali controlli».

Federica Pantano

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