Per Biondi & Co. una strada tutta in salita 

Il 28 giugno 2017 l’insediamento: dopo 365 giorni il rodaggio è finito e la città chiede risultati. Indietro ricostruzione e scuole

L’AQUILA. È trascorso un anno da quel 25 giugno, quando, a sorpresa, Pierluigi Biondi, con la coalizione di centrodestra, riuscì a recuperare l’11% di svantaggio sul candidato del centrosinistra, Americo Di Benedetto, e a vincere le elezioni e diventare sindaco dell’Aquila. In un anno il primo cittadino dice di avere fatto tante delle cose enunciate nel programma elettorale e in quello di mandato. Dal sociale – con il Disability manager – alle periferie, dalla ricostruzione al dialogo con il territorio, dalla città digitale – con i bandi comunitari – ai progetti con Asl (Collemaggio?) e Università. Ma sono diversi anche i progetti che Biondi avrebbe voluto realizzare in questo anno, senza è riuscirci. Come il nuovo Urban Center L’Aquila, l’accesso Isee per gli aquilani che hanno le case inagibili, allineandoli al sisma del Centro Italia, un maggiore impulso per il Gran Sasso e la digitalizzazione degli uffici pubblici.
Al contrario, le forze di opposizione in consiglio comunale, criticano la politica del «non fare» da parte dell’amministrazione Biondi. Secondo diversi capigruppo, dalle municipalizzate al Centro turistico, alla ricostruzione delle scuole, il bando del Progetto Case e Map bloccato: tutto è ancora come prima, con qualche aggravante. Insomma, quell’auspicato dialogo che aveva promesso Biondi sia in campagna elettorale, che al primo insediamento del consiglio, sembra ancora molto lontano.(v.p.)
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