Piazza d’Armi, nel parco anche teatro e laghetto

Al bando europeo hanno partecipato 33 progetti, primo uno studio di Roma presentato in Comune il piano da 15 milioni di euro da realizzare entro il 2017

L’AQUILA. Una struttura cilindrica, incorniciata da un lunghissimo porticato, con all’interno teatro, bar, ristorante e sala lettura; il parco con tanto di laghetto, la pista d’atletica, il mercato e un parcheggio interrato con 400 posti auto. È il progetto vincitore del bando di concorso per trasformare piazza d’Armi in un parco urbano, presentato ieri dal sindaco, Massimo Cialente e dall’assessore alla Ricostruzione, Pietro di Stefano. Per il momento un disegno o poco più. Che diventerà concreto non prima di cinque anni. I lavori prenderanno il via entro il 2013, ma perché finiscano bisognerà attendere almeno il 2017.

Al bando hanno partecipato 33 progetti da tutt’Europa e sono stati giudicati da una commissione presieduta dall'architetto iberico Juan Palerm Salazar. Il migliore è risultato quello presentato dal team di Giorgio Martocchia, di uno studio romano. Il progetto per la riqualificazione dei 18 ettari all'ingresso della città, costerà circa 15 milioni: 6 di project financing per il comparto A (parcheggio interrato di due piani e 400 posti e un edificio per servizi di mille metri quadrati) e 9 per il comparto B, di cui 4 messi a disposizione dal Pd attraverso la «legge mancia», tre provenienti da una donazione del governo australiano e i restanti da recuperare attraverso l’intervento di privati nella gestione. «Abbiamo premiato i primi quattro progetti», ha spiegato Cialente, «quest’area si trasformerà in un piccolo “Central Park”. Per noi è la prima esperienza di concorso internazionale on-line, ma presto ce ne saranno altri».

Il concorso di progettazione è stato espletato con tempistiche molto brevi: quattro mesi. «Non potevamo permetterci il lusso di far scadere la disponibilità dei fondi» spiega Di Stefano. «Nonostante questo, c’è stata una forte partecipazione: hanno risposto gruppi anche non italiani, di cui uno polacco e l’altro spagnolo». «E stata premiata la proposta che meglio interpretava le aspettative dell’amministrazione comunale e le battaglie dei comitati per salvaguardare l’idea di parco e restringere al minimo l’edificato», ha spiegato l’architetto Antonio Perrotti, componente della commissione giudicatrice, che ha parlato anche della possibilità di realizzare uno specchio d’acqua: «Stiamo vagliando la possibilità di captazione delle acque provenienti dal fosso di San Giuliano per realizzare un lago. Mentre la piazza del mercato potrà essere utilizzata, la sera, anche per concerti e altre iniziative».

La struttura circolare che ospiterà il teatro (intorno alla quale correranno tre file di porticato) resterà illuminata tutta la notte. «Sarà l’abat-jour della città» continua Perrotti. «Il progetto interagisce con la realtà urbana che lo circonda e s’integra da un lato con il mercato degli ambulanti, dall'altro con gli impianti sportivi, dove proprio in questi giorni sono iniziati i lavori di ammodernamento». Grande soddisfazione per il progetto è stata espressa anche da Gianni Frattale, presidente dell’Ance (associazione nazionale costruttori edili) provinciale. Ieri sera si è tenuta una riunione del Comitato piazza d’Armi. «Auspichiamo che il metodo del concorso internazionale venga esteso anche ad altre iniziative», ha detto Enza Blundo.

Michela Corridore

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