Piccone: soluzione lampo o elezioni subito

Obiettivo: evitare il commissario. Ciciotti: non vogliamo posti, ma intesa sul programma

CELANO. Soluzione lampo o ritorno alle urne a primavera. Il sindaco Filippo Piccone, dopo aver azzerato la giunta, stringe i tempi per la verifica. L'obiettivo: evitare un eventuale lungo commissariamento.

«Farò in modo che si possa evitare il commissariamento del Comune», dichiara il sindaco Filippo Piccone, «e se non avrò più una maggioranza, gli elettori di Celano potranno tornare al voto a primavera». Così, mentre da un lato il primo cittadino avanza a grandi passi verso una conta della sua maggioranza - prima le consultazioni, poi la ricomposizione della giunta, quindi una mozione sul programma firmata dal nuovo esecutivo e infine il passaggio in consiglio - non mancano le reazioni a un'iniziativa che ha spiazzato molti in entrambi gli schieramenti. Il Gruppo Misto canta vittoria anche perché il sindaco ha accelerato un chiarimento che i quattro consiglieri Ezio Ciciotti, Domenicantonio Rosati, Carmine Torrelli e Adelio Di Loreto avevano chiesto ufficialmente già da un po' di tempo. «Prendiamo atto del senso di responsabilità da parte del sindaco», osserva Ciciotti, «e dell'azzeramento della giunta. È chiaro che ora si apre una fase di riflessione. Come gruppo abbiamo valutato positivamente la decisione del senatore Piccone. Nei prossimi giorni ci rivedremo e porteremo alla sua attenzione una serie di proposte che andranno nell'interesse della collettività e del centrodestra. Non abbiamo alcuna intenzione di far cadere questa maggioranza, anzi vogliamo andare avanti, se possibile, fino alla fine del mandato».

Ciciotti esclude che nel Gruppo Misto esistano richieste ufficiali di ingresso nell'esecutivo. «Per il momento non è la priorità, ma valuteremo in seguito», la sua precisazione, «noi volevamo semplicemente il coinvolgimento del nostro gruppo e di ogni singolo consigliere nelle scelte politico-amministrative della maggioranza. Il sindaco ha aperto la crisi e faremo le nostre proposte. La cosa primaria è prendere atto degli interessi della cittadinanza».

A convincere il sindaco a ritirare tutte le deleghe non sarebbe stato tanto l'atteggiamento dei quattro del Gruppo Misto, quanto una certa fibrillazione all'interno dell'esecutivo ritenuta fuori luogo. Alcuni componenti della giunta, insomma, stando a quanto trapela, invece di preoccuparsi della tenuta della maggioranza, si sarebbero concentrati su altro.

Quello che si profila è un periodo di consultazioni abbastanza vivace e perentorio. Pochi giorni per avviare il tutto, e poi il passaggio chiave in consiglio con una giunta rinnovata e il vaglio decisivo in aula.

Per Celano saranno settimane decisive, mentre la maggioranza va incontro a un test di credibilità di fronte a una città che l'ha premiata con un vantaggio di un migliaio di voti rispetto al centrosinistra.

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