Poca vigilanza, si torna a invocare l’Esercito
Mozione dei consiglieri Verini e Padovani: militari per presidiare il terminal di Collemaggio e il castello
L’AQUILA. Affiancare alle forze di polizia, un ulteriore contingente di personale militare, per garantire maggiore sicurezza e controllo del territorio. È in sintesi la mozione a firma dai consiglieri comunali Enrico Verini e Gianni Padovani che sarà portata all’attenzione del consiglio comunale il 4 novembre prossimo. «I militari», spiegano i consiglieri, «andrebbero ad affiancare gli operatori delle forze dell’ordine e contribuirebbero a garantire la sicurezza e la legalità in città, soprattutto nelle zone del terminal di Collemaggio e del castello, dove in alcuni orari si registrano particolari criticità».
In pratica si tratterebbe di ulteriori pattuglie a controllo del territorio, seppur con divise diverse da quelle abituali. Un’operazione simile, ovvero “Strade sicure” attualmente interessa diverse città italiane, e tra loro molte con amministrazioni di centrosinistra come Roma, Milano, Firenze, Napoli e Bologna. «Queste città hanno superato l’accusa ideologica e senza fondamento oggettivo di militarizzazione», spiegano Verini e Padovani, «in quanto i militari impiegati vanno di fatto ad integrare le pattuglie già presenti, ma sovente carenti nell’organico esattamente come accade all’Aquila. La nostra intenzione peraltro è quella di presidiare soltanto specifiche zone, purtroppo teatro di reiterati episodi di violenza, quali in particolare la zona del castello e quella del parcheggio di Collemaggio».
Proprio al parcheggio di Collemaggio, anche nei giorni scorsi si sono registrati atti vandalici ai danni di alcune auto in sosta oltre a una mega rissa con almeno 30 persone coinvolte, per la maggior parte stranieri. «Non è certamente una bella situazione», proseguono i firmatari della mozione, «né un bel biglietto da visita, dato che il terminal di Collemaggio è punto di partenza e arrivo per molti lavoratori e studenti universitari, oltre che per centinaia di turisti».
Il dibattito in città è animato sull’opportunità di avere o non avere l’esercito nelle zone più problematiche. «Se approvata, la mozione renderà meno difficoltoso il controllo del territorio aquilano per le forze di polizia», insistono i due consiglieri. Nella mozione viene richiesto al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di effettuare una puntuale ricognizione dei siti e luoghi maggiormente interessati dai fenomeni di microcriminalità al fine di garantire una più efficace azione di controllo e prevenzione degli stessi anche da parte dell’esercito. «Non accettiamo», concludono, «l’atteggiamento di alcuni, sempre teso a minimizzare la questione, derubricata a semplice problema di percezione che rappresenta quasi un dileggio verso i cittadini, trattati come affetti da psicosi immotivate, che invece attribuiscono valore primario al diritto di vivere in tranquillità in un luogo sicuro».