Policentrica «Una casa della città per idee e proposte»

 L'AQUILA. Aprire un dibattito sul futuro della città, raccogliere idee, confrontarsi con le amministrazioni pubbliche e con gli attori della ricostruzione, mettere insieme tutto ciò che di buono è emerso in questi ultimi mesi e frutto di iniziative lodevoli ma che spesso sono sembrate isolate l'una dall'altra. L'associazione Policentrica lancia la sua "sfida" e propone la realizzazione di una Casa della Città, un luogo, anche fisico, nel quale discutere.  «Negli ultimi mesi» scrive Policentrica «forse anche a causa delle contraddizioni sorte in seno all'assemblea cittadina, si è tornati ad invocare l'istituzione di un organismo capace di garantire in modo continuativo e fecondo la più ampia partecipazione sociale alla delicata e complessa gestione della ricostruzione e riqualificazione post sisma. Attingendo alle consolidate esperienze di altre realtà italiane ed europee, lo strumento più idoneo allo scopo sembra essere il cosiddetto Urban Center (o, per gli anglofobi, la Casa della Città), cioè un organismo ampiamente rappresentativo della realtà sociale e riconosciuto quale interlocutore privilegiato dalle amministrazioni locali. L'associazione Policentrica ritiene che, in questa fase particolarmente importante per la storia urbanistica della città, sia inderogabile l'apertura di uno spazio specializzato di informazione, di dialogo e di progettazione condivisa. Chiediamo pertanto che il Comune dell'Aquila si faccia promotore della costituzione di un Urban Center capace di attivare un reale processo di dibattito aperto ed allargato, di raccogliere proposte e di definire democraticamente le politiche di trasformazione del territorio. Va tuttavia chiarito che esistono molti modelli di Urban Center (da quello che prevede una semplice informazione al cittadino a quello che vincola l'amministrazione al suo parere, da quello gestito direttamente dal Comune a quello affidato a soggetti terzi). Stante la particolare situazione aquilana (che esige l'elaborazione di qualcosa di molto più complesso di un normale piano strategico), proponiamo un modello che possa garantire il massimo coinvolgimento dei cittadini nella definizione delle scelte. Esso si articola in tre sezioni complementari: i Tavoli delle Idee, il Comitato di elaborazione strategica e il Laboratorio Sviluppo Progetti. I Tavoli delle Idee rappresentano il momento assembleare (opportunamente regolamentato) del coinvolgimento dei cittadini che, in forma singola o associata vogliano fornire contributi e proposte tematiche concrete di natura economica, culturale o professionale, ispirate alla promozione del territorio, della sua identità paesaggistica, ambientale e produttiva. Il Comitato di elaborazione strategica, presieduto dal Sindaco dell Aquila e composto a sua scelta da un team qualificato di consulenti, avrebbe il ruolo specifico di vagliare e ricondurre a una visione sistemica le singole proposte provenienti dai diversi Tavoli, allo scopo di pervenire alla costruzione di un un idea nuova e condivisa di Città e di sviluppare i conseguenti obiettivi strategici. Il Comitato, nel recepire le proposte e le idee di cui sopra, si occuperebbe anche di verificarne la fattibilità all interno di un contesto sociale, ambientale ed economico sovracomunale (cratere sismico, ambito provinciale e regionale) da definire di volta in volta. Tale visione sistemica, secondo una logica iterativa di progetto e verifica, andrebbe di nuovo sottoposta all approvazione dei Tavoli, per poi essere inviata al Laboratorio Sviluppo Progetti (composto da varie figure professionali) che avrebbe il compito di concretizzare con proposte operative la visione sistemica, attraverso progetti semplici (di dimensioni locale e contenuta, di agevole fattibilità e di impegno economico sostenibile) e progetti complessi (di ampio respiro territoriale e socio-economico). Naturalmente, i progetti elaborati andrebbero deliberati in ultima istanza dai preposti organi istituzionali comunali (giunta e consiglio)».

© RIPRODUZIONE RISERVATA