Preturo, così nacque l’aeroporto

L’avvocato Marinucci: i tedeschi prima utilizzarono lo scalo di Bagno poi cambiarono zona

L’AQUILA. Sono in pochi a sapere che l’adeguatezza dell’area di Preturo a ospitare uno scalo aereo importante fu «testata» dai caccia tedeschi durante la Seconda guerra mondiale. Lo svela Bernardino Marinucci, avvocato di rango oltre che uomo d’arte e cultura. «Ricordo», dice il noto penalista, «che intorno al 1942, ero solito, insieme a mio fratello Giorgio, frequentare lo scalo aereo di Bagno-Monticchio dove lavorava come ingegnere un nostro amico di famiglia, Mauro Bottini. Lì atterravano aerei militari e noi ragazzi stavamo lì a guardarli». «Tuttavia», aggiunge, «quello scalo venne messo da parte per il fatto che si ritenne pericolosa l’eccessiva presenza di nebbia al mattino per cui si decise di abbandonarlo». Del resto all’epoca i radar non erano ancora dei mezzi affidabili e solo dopo la Seconda guerra mondiale ebbero un impiego a largo raggio.

«Gli stessi militari tedeschi», aggiunge Marinucci, «scelsero la zona di Preturo per far decollare e atterrare i loro “Messerschmitt” proprio in un momento nel quale divampava maggiormente la guerra».

«Ricordo ancora», prosegue, «che con mio fratello raggiungevamo in bicicletta l’area di Preturo e avevamo la possibilità di ammirare i caccia tedeschi. Erano color sabbia e probabilmente facevano parte della flotta aerea a disposizione del feldmaresciallo Ewin Rommel».

«Questi velivoli», prosegue, «erano ricoverati in hangar nascosti dalla vegetazione per impedire che venissero notati dai ricognitori degli alleati».

«Se questa zona fu ritenuta adatta dai tedeschi, noti per le loro cognizioni in tema di aviazione, per far decollare e atterrare i loro caccia», commenta il legale, «è quantomai verosimile che l’area sia a maggior ragione adatta per voli commerciali. Inoltre, durante il G8, qui sono giunti aerei con a bordo i capi di Stato dei Paesi più importanti del pianeta». Poi, nel 1968, l’amministrazione comunale scelse questo sito per lo scalo che fu dato in concessione all’Aeroclub fino al 2005.

In occasione del G8 per lo scalo di Preturo sono transitati 146 velivoli, oltre 2500 persone e 37 delegazioni straniere.

«Inutile dire», conclude l’avvocato, «che l’attivazione dello scalo costituisce un’occasione imperdibile per lo sviluppo della città».

Intanto il 28 settembre ci sarà la cerimonia di inaugurazione dello scalo e i gestori stanno facendo in questi giorni i colloqui con i possibili futuri dipendenti. Si tratta di una sessantina di persone a fronte dei molteplici servizi.

Come è noto, entro il mese di ottobre ci potrebbero essere i primi voli che saranno diretti a Milano e Firenze. Il primo mezzo a decollare sarà un Saab 2000 dotato di due motori a turboelica.

L’elevata velocità di questo velivolo, 700 chilometri orari, consentirà di raggiungere Milano in un’ora e mezzo e Firenze in 45 minuti.

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