Pronta a ottobre la sede di Ingegneria a Roio

23 Agosto 2013

Galeota (direttore del cantiere per l’Ateneo): «Restauri quasi completati» Ma solo tra tre anni sarà agibile anche la parte più vecchia del complesso

L’AQUILA. «In questi giorni si stanno completando i lavori. All’inizio di ottobre una parte di Ingegneria tornerà a Roio». Ad assicurarlo è il professor Dante Galeota, direttore del cantiere per l’Università. Le promesse, insomma, verranno mantenute: per buona parte degli studenti della facoltà le lezioni del nuovo anno accademico riprenderanno a Monteluco. Gli «esploratori», come chiama lo stesso Galeota, saranno gli iscritti di Ingegneria civile, Edile architettura e Ambientale e quelli del corso magistrale di Ingegneria chimica. Mentre il dipartimento di Ingegneria industriale, dell’Informazione ed economia resteranno nell’ex Optimes insieme ai corsi di Ingegneria del dipartimento di Ingegneria, Scienze dell’informazione e Matematica. I ragazzi occuperanno gli edifici nuovi, mentre per la parte storica ci vogliono ancora due anni di lavori. «Rientreremo nel blocco costruito negli anni Novanta per il quale si è reso necessario un consolidamento strutturale. Molti, inoltre, erano i danni a tramezzature e tamponature», spiega il professore. «Gli edifici interessati sono tre: l’edificio A dove c'erano la presidenza e le segreterie, l’edificio B in cui erano le aule didattiche e quello C dove tornerà la biblioteca da 1683 metri quadrati e 265 posti a sedere». Le tre strutture sono state messe a norma a livello impiantistico e adeguate dal punto di vista sismico. «Per quanto riguarda il blocco A, i lavori sono stati finanziati dal Rotary club nazionale per 3 milioni di euro», dice il docente. «L’edificio C, invece, ha avuto un finanziamento di un milione dalla Total Erg. Infine, quello B è stato finanziato a livello statale e gestito dal Provveditorato alle opere pubbliche con 2 milioni e mezzo di euro». Per lo stabile più vecchio, invece, ci vorranno circa 10 milioni. «L’edificio è datato ed è stato sottoposto a tutela da parte della Soprintendenza», continua Galeota. «Abbiamo proposto un progetto di adeguamento sismico attraverso isolamento. Tutti gli impianti sono stati distrutti dal terremoto e vanno rifatti daccapo, anche gli infissi sono stati notevolmente danneggiati dallo scuotimento sismico». Per quest’edificio più vecchio la gara d’appalto ci sarà entro la fine dell’anno, mentre l’affidamento dei lavori potrebbe avvenire a primavera. «Era necessario tornare nei primi edifici pronti», spiega il professore. «Magari inizialmente ci saranno delle difficoltà, ma col tempo le cose miglioreranno. In questi giorni stanno terminando i lavori per la mensa che dal primo ottobre sarà operativa. Il rischio, altrimenti, sarebbe stato di non tornare più a Roio».

In occasione della riapertura della facoltà a Monteluco anche l’Ama si sta attrezzando con corse ogni mezz’ora che partiranno da tre punti diversi della città: Sassa, Collemaggio e Bazzano. «Probabilmente anche la Regione metterà a disposizione della facoltà due pulmini ecologici che copriranno il percorso dall’ex Optimes a Roio», conclude Galeota. «La segreteria didattica resterà a Coppito, ma è prevista l’apertura di un ufficio distaccato anche a Roio tre giorni a settimana, gestito da un impiegato che farà da cerniera tra l’una e l’altra sede».

Michela Corridore

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