Prova di italiano studenti soddisfatti Si guarda già avanti

Non c’è stato un tema che ha prevalso in particolare su altri C’è chi ha scritto anche sulle new town e sul dopo sisma

L’AQUILA. Rotto il ghiaccio con la prima prova gli studenti aquilani escono dal primo giorno di maturità stanchi, ma soddisfatti. Ieri mattina alle 8 al Liceo Cotugno a Pettino è mancata per dieci minuti la corrente – causa lavori nella zona – mandando in tilt, seppur per poco, i computer. Elena Cicchetti, 3ª E del Liceo Classico, è soddisfatta della prima prova, ma teme la versione di greco, seconda prova. «Ho affrontato il concetto di violenza e non violenza. È andata abbastanza bene». La compagna di classe Maria Laura Cialente ha spiegato: «Ho scritto per quattro ore, ma un’ora l’ho utilizzata per ricopiare, mangiare e distrarmi un po’». Pamela Giorgi invece ha sviluppato il tema sull’ambito artistico-letterario «Il dono». «La musica è uno dei doni dei mortali», ha detto la studentessa che frequenta anche il Conservatorio. Analisi del testo sull’inatteso autore Salvatore Quasimodo per Marianna Baronio, che ha utilizzato al meglio un approfondimento personale. Andrea Casciani è uscito dal Liceo Scientifico con le amiche Martina e Silvia. «Il saggio breve è stato abbastanza difficile. Anche se mi preoccupa più matematica», ha spiegato. Alessio Montorselli invece ha scelto il tema di attualità. «Ho parlato delle new town e di ciò che rappresentavano subito dopo il terremoto. Costituiscono un anello intorno al centro, non sono una spaccatura. Ma il centro deve tornare a riunione le persone». Idee chiare per Giulia Marinangeli del Liceo Linguistico, che vuole diventare interprete politico e dopo la maturità andrà a Bruxelles a studiare. «Ho affrontato la traccia storica, scrivendo che ci sono differenze dal 1914-2014 per quanto riguarda la tecnologia, ma allora come oggi emerge la figura della Germania». Esce anche Simone Milani di Scienze Sociali al quale l’ansia ha giocato un brutto scherzo. «Mentre ricopiavo ho saltato una facciata, ma poi me ne sono accorto», ha detto rivolgendosi alla compagna di classe Federica Cucchiarelli, che teme la terza prova. Sara Bernabei e Marica Spera, 5ª C del Pedagogico, hanno entrambe affrontato il saggio sul dono. «La prossima prova saranno due temi di pedagogia». Ferdinando Bucci dell’Itis ha svolto il tema di attualità sulla frase di Renzo Piano. «Me lo aspettavo, ho anche citato l’Auditorium della nostra città». Francesco Petrucci, invece, del Liceo Scientifico tecnologico, si è dedicato alla tecnologia pervasiva. «Ho affrontato l’evoluzione della tecnologia nell’era della comunicazione».

Alessia Lombardo

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