Residenza per anziani: la Regione dà il via libera

Pratola, la struttura attesa da 30 anni verrà ospitata nell’ex edificio scolastico Per i lavori previsti dai 2 ai 3 milioni di euro, l’apertura prevista tra due anni

PRATOLA PELIGNA. La Valle Peligna avrà la sua prima residenza protetta per anziani, accreditata dal sistema sanitario. La struttura, individuata nell’ex scuola a fianco del Comune di Pratola, sarà pronta nei prossimi due o al massimo due anni e mezzo, per ospitare dai 40 ai 60 pazienti ultrasessantacinquenni, con spese in parte coperte da Regione e Asl. Ieri, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ha firmato il decreto che dà il via libera ai lavori di sistemazione della struttura, che costeranno dai 2 ai 3 milioni di euro, a seconda del progetto preliminare che l’Asl preparerà entro Natale. Le risorse arrivano dal fondo dedicato alle strutture ospedaliere (ex articolo 20) ormai sbloccato. Non riesce a contenere il suo entusiasmo il sindaco Antonio De Crescentiis, per un progetto che ha riempito negli ultimi 30 anni i programmi di mandato di tutte le amministrazioni comunali. «Questa per noi è una pietra miliare», ha detto il sindaco-presidente della Provincia. «Da almeno 30 anni le varie giunte che si sono susseguite hanno provato a realizzare una struttura per anziani e noi ce l’abbiamo fatta. La cosa rientra nel nostro programma di mandato assieme al nuovo edificio scolastico e al centro per l’autismo». E novità sono arrivate anche sulla struttura dedicata ai bambini affetti da autismo e al centro psichiatrico, che dovrebbe essere inaugurata entro fine anno.

«Il centro dovrebbe essere pronto entro fine dicembre», ha confermato il manager dell’Asl Giancarlo Silveri, «o al massimo entro i primi giorni di gennaio». Tempi chiaramente più lunghi, invece, per la residenza dedicata agli anziani, che dovrebbe essere pronta entro due anni e mezzo. Prima di Natale, intanto, il consiglio comunale di Pratola approverà la delibera di concessione di uso gratuito della struttura all’Asl, che dovrà avviare i progetti e la gara d’appalto per i lavori. «La sanità sta cambiando», ha aggiunto Silveri. «Sanità non significa più ospedale, ma servizi dislocati nelle varie zone a portata delle persone. Ciò che va sradicato, invece, sono gli orticelli degli addetti ai lavori, che creano solo problemi e guai». Soddisfatto anche l’assessore regionale Silvio Paolucci. «Si tratta di un’operazione di grande rilevanza», ha detto, «per adeguare l’offerta alla domanda, calcolando che in Abruzzo ci sono 300mila ultrasessantacinquenni, che presto raddoppieranno». «Avevo 15 anni quando sentivo parlare della residenza per anziani», ha ricordato il suo collega di giunta Andrea Gerosolimo, «e quindi possiamo dire che questa comunità realizza un sogno fin troppo datato».

Federica Pantano

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