Riparte la battaglia per la Soprintendenza 

Il nunzio apostolico Antonini chiama alla mobilitazione la città: «No allo scippo» Polemica a margine della presentazione della mostra di 14 opere in Val d’Aosta

L’AQUILA. “La Soprintendenza unica deve diventare stabile e avere competenze non solo sul cratere ma su due province: L’Aquila e Teramo, le più colpite dal terremoto. A questa struttura potrebbe affiancarsi quella di Chieti». Il nunzio apostolico Orlando Antonini invita gli aquilani alla “mobilitazione” per evitare che il 31 dicembre accada quanto stabilito nel 2016: che la struttura della Soprintendenza unica per L’Aquila e il cratere confluisca nella sede di Chieti. Occasione dell’appello, la presentazione della mostra che sarà ospitata dal 31 maggio al 17 novembre nella prestigiosa sede del Forte di Bard, in Valle d’Aosta, e che esporrà 14 opere provenienti dalle chiese aquilane. Alla presentazione hanno partecipato anche Marco Zaccarelli, ideatore e coordinatore dell’iniziativa, la soprintendente Alessandra Vittorini, la direttrice del Polo museale d’Abruzzo Lucia Arbace, il vicesindaco Raffaele Daniele e la storica dell’arte Giovanna Di Matteo, della Commissione Arte Sacra Arcidiocesi.
LA MOSTRA. “L’Aquila. Tesori d’arte dal XIII al XVI secolo” presenta al pubblico una selezione di opere restaurate tra oreficerie, sculture in terracotta, pietra e legno, dipinti su tavola e tela provenienti dalle chiese aquilane: dalle Madonne con Bambino del maestro di Sivignano e di Matteo da Campli a quella detta “delle Grazie”; dal grande crocifisso della cattedrale alla croce processionale di Giovanni di Bartolomeo Rosecci; dall’elegante San Michele Arcangelo di Silvestro dell’Aquila allo splendido San Sebastiano di Saturnino Gatti; dal Sant’Equizio di Pompeo Cesura fino alle grandi tele di Mijtens. Il progetto è promosso dall’associazione Forte di Bard con il patrocinio della Città dell’Aquila e della Regione, vede la partecipazione dell’Ufficio arte sacra dell’Arcidiocesi e del Polo museale, enti prestatori delle opere, della Soprintendenza unica e del Segretariato regionale. L’esposizione sarà affiancata dalla mostra fotografica, inedita, “La città nascosta” di Marco D’Antonio, a cura di Eleonora Di Gregorio. «Esporremo anche due costumi storici della Perdonanza», ha concluso Zaccarelli, «per appoggiare la candidatura a patrimonio dell’Unesco».
LA MOBILITAZIONE. La presentazione si è rivelata l’occasione, colta da Antonini, per un appello alla città: «Non è immaginabile che un capoluogo di regione resti senza Soprintendenza. Non ha senso porre un limite alla struttura deputata a una ricostruzione che andrà avanti forse per 10 anni. Che si facciano due Soprintendenze: una a Chieti e l’altra all’Aquila. Gli aquilani devono mobilitarsi e fermare questo scippo». Ad appoggiare la tesi la stessa Vittorini che ha ricordato come «L’Aquila a fine anno rischia di diventare l’unico capoluogo privo di Soprintendenza».