Rischio sfratto per l’Archivio di Stato
L’AQUILA. Da due anni e mezzo continua a occupare senza contratto la sede post-sisma, ma dal prossimo 20 novembre l’Archivio di Stato dell’Aquila verrà sfrattato e l’istituzione dovrà trovarsi una...
L’AQUILA. Da due anni e mezzo continua a occupare senza contratto la sede post-sisma, ma dal prossimo 20 novembre l’Archivio di Stato dell’Aquila verrà sfrattato e l’istituzione dovrà trovarsi una nuova collocazione: la vicenda nasce da pastoie burocratiche che hanno reso via via difficile, fino a diventare impossibile, il rinnovo del contratto da 200mila euro annui tra l’Archivio e la società Gioel Holding dell’imprenditore aquilano Alido Venturi, proprietaria dell’immobile. Dal 30 luglio 2009 la sede, prima ospitata in centro a piazza della Prefettura e devastata dai crolli, si trova nel nucleo industriale di Bazzano, in via dell’Industria: ha 3 mila metri quadrati di superficie complessiva e un auditorium attrezzato da 150 posti. È inserita in un’area che si è sviluppata molto dopo il terremoto del 6 aprile 2009 diventando una sorta di nuovo e singolare polo culturale: tanto che, a un certo punto, oltre all’Archivio, ospitava contemporaneamente nelle vicinanze anche la direzione generale Mibac, la facoltà di Lettere dell’Università e la biblioteca «Tommasi», sebbene oggi solo quest’ultima si trovi ancora in zona.