Le palazzine del Progetto Case, teatro della rissa di sabato notte

L'AQUILA

Rissa al Progetto Case, i testimoni: "Intrappolati in casa, volava di tutto"

Il racconto dei vicini dopo la spedizione punitiva causata da una vendetta per motivi di gelosia. Nove persone agli arresti domiciliari: coinvolti italiani e stranieri

L'AQUILA. "Intrappolati in casa, prigionieri dietro la porta chiusa a doppia mandata mentre fuori, da balconi e finestre, volava di tutto, tra grida e minacce, coi bambini che piangevano. Abbiamo contato i minuti e sperato che tutto finisse presto". Con un filo di voce, e la preghiera di mantenere l’anonimato, alcuni dei testimoni della notte di violenza al Progetto Case di Coppito 3 raccontano quegli interminabili attimi della spedizione punitiva che ha portato all’arresto (ai domiciliari) di 9 persone, alcune delle quali di etnia sinti, da parte dei carabinieri.

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Per tutti, l’accusa è di rissa aggravata. Motivi di gelosia dopo una storia su Instagram pubblicata da un ragazzo – l’amico straniero del nuovo fidanzato (aquilano) della donna contesa – avrebbero scatenato la reazione da parte di un altro giovane, che dopo aver aggredito il rivale in amore a Preturo si è poi spostato al Progetto Case di Coppito 3 per ottenere chiarimenti dall’amico. (e.n.)

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