Rivoluzione in Curia Le nuove nomine a pochi sacerdoti 

Nella riunione del Consiglio presbiterale di ieri mattina il cardinale Petrocchi ha distribuito gli incarichi nella diocesi

L’AQUILA. Rivoluzione del cardinale Giuseppe Petrocchi nella Curia aquilana e nelle nomine nella diocesi. La sintesi può essere: molti incarichi in mano a pochi.
Ma andiamo per ordine.
Con l’annuncio della visita pastorale fatta dall’arcivescovo durante l’Assemblea diocesana del 28 settembre 2019, si entra ora nel vivo della programmazione. I sacerdoti chiamati a svolgere in sinergia il coordinamento di questa visita pastorale del cardinale, che si concluderà nel 2023 – già annunciate da il Centro del 29 Settembre 2019 – saranno don Alessandro Benzi, segretario dell’arcivescovo emerito Giuseppe Molinari; don Giulio Signora, direttore dell’Ufficio per la Pastorale, e don Martino Gajda, nuovo direttore dell’Ufficio Liturgico, subentrato a don Artur Sidor, il quale è stato chiamato a curare la preparazione delle varie celebrazioni liturgiche che accompagneranno la visita pastorale. Don Claudio Tracanna curerà la comunicazione e don Pino Del Vecchio, economo diocesano, si occuperà della verifica economica delle parrocchie. L’inizio della visita pastorale è il 27 ottobre, alla basilica di Collemaggio.
OPERA TITANICA. È certo che questa scelta del cardinale Petrocchi di intraprendere una così impegnativa scelta pastorale, di incontrare tutte le parrocchie della diocesi per spronarle a rinnovarsi evangelicamente, sarà per lo stesso arcivescovo un lavoro titanico, da accompagnare agli innumerevoli incaricati che già ha in Vaticano come cardinale, oltre a tutti i nuovi impegni a cui potrebbe chiamarlo in futuro Papa Francesco.
Ieri mattina in Curia si è riunito il Consiglio presbiterale della diocesi, dove oltre a parlare di visita pastorale, il cardinale ha dato notizia di nomine e avvicendamenti di Curia. Eccole.
LE NUOVE NOMINE. Don Dante Di Nardo, subentra a don Massimiliano De Simone nel ruolo di direttore della Caritas diocesana: una nomina in sintonia con un percorso ecclesiale che pone al centro gli ultimi. Don Dante si è sempre distinto nel suo impegno verso i poveri e i diseredati: ha trasformato la parrocchia di Pettino – di cui è parroco – in una casa di accoglienza dei profughi e dei rifugiati. Don Dante è anche direttore dell’Ufficio Diocesano per la formazione sociopolitica. Don Artur Sidor, segretario particolare di Petrocchi, subentrato a don Bruno Tarantino quale direttore dell’Ufficio ricostruzione e della nuova edilizia di culto, nel maggio scorso, oltre che essere amministratore parrocchiale di San Marco di Preturo e di Santi di Forcella di Preturo e docente all’Issr dell’Aquila, assume ora anche l’incarico di direttore dell’Ufficio Beni culturali della diocesi, subentrando al dimissionario don Domenico Marcocci, parroco di San Gregorio: un ritorno all’era Molinari, quando don Alessandro Benzi ricopriva gli stessi incarichi che oggi ricopre Sidor. E allora Molinari fu molto criticato nell’ambito della Curia, tanto che all’arrivo di Petrocchi in diocesi, in segno di discontinuità con il predecessore, si era optato per smembrare quegli uffici incaricando tre diversi sacerdoti. Oggi, invece, si torna al passato.
Don Oreste Stincone, delegato dell’Ufficio per la Vita consacrata, parroco di San Flaviano in L’Aquila e rettore di Santa Maria di Farfa, parroco di San Giovanni Battista in Collepietro, amministratore parrocchiale di San Sebastiano in Navelli e viceassistente diocesano dell’Unitalsi, subentra anche come amministratore parrocchiale di Civitaretenga e di Bominaco, al posto di don Massimiliano De Simone, che per motivi di salute ha lasciato tutti gli incarichi pastorali. Infine, don Federico Palmerini, direttore dell’Ufficio diocesano Vocazioni, già vicario parrocchiale della parrocchia di San Giuseppe Artigiano, subentra a don Luigi Maria Epicoco, neo preside dell’Issr Fides et ratio, come amministratore parrocchiale della parrocchia personale San Giuseppe per la Cura pastorale degli universitari.
POTERI ASSOLUTI. Una vera rivoluzione nell’organigramma diocesano o segno di una ormai evidente scarsità di clero che da anni colpisce la diocesi aquilana? Certo è che guardando la distribuzione degli incarichi è chiaro il pensiero selettivo di Petrocchi, che nella continuità con alcuni collaboratori storici di Molinari, tra cui il cancelliere della Curia monsignor Sergio Maggioni e il vicario generale monsignor Alfredo Cantalini, ha definitivamente cancellato ogni segno di presenza del suo diretto predecessore Molinari, assommando, in alcuni preti, poteri assoluti.
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