Romano (Passo possibile): «Vogliamo sapere subito se l’opera è sicura o da abbattere»

«È comico che il vicesindaco Raffaele Daniele cerchi di scrollarsi di dosso i calcinacci del suo traballante operato sul Ponte Belvedere a seguito dell’incidente». Lo afferma il consigliere Paolo...

«È comico che il vicesindaco Raffaele Daniele cerchi di scrollarsi di dosso i calcinacci del suo traballante operato sul Ponte Belvedere a seguito dell’incidente». Lo afferma il consigliere Paolo Romano (Il Passo possibile). «Un incidente», aggiunge, «che, se dovuto solo all’incuria del tempo che passa, ha adesso un colpevole con delega. È aberrante rilanciare l’idea della sostituzione evocando scelte che impatteranno “sul futuro della città e delle nuove generazioni”, parole del vicesindaco, a valle di una caduta di calcinacci che avrebbero potuto fare anche vittime. Piuttosto, nel mentre intavola il secondo incontro pubblico – il primo lo fece Liris oramai due anni fa – si premuri di non farlo diventare un’altra inutile perdita di tempo e di effettuare ulteriori controlli che possano tranquillizzare i cittadini su eventuali altri distacchi di materiale; inoltre dica chiaramente se il ponte è strutturalmente sicuro oppure se necessita di abbattimento: a tal proposito sono stati effettuati recenti carotaggi (afferenti alla progettazione del consolidamento del ponte) il cui esito non è stato mai reso noto. Inutile dire che sia sopra che sotto quel ponte si sia già fatta una campagna elettorale, quella delle Regionali, e che le diverse soluzioni percorribili, vantate dal vicesindaco, si fermano a un tanto faraonico quanto improbabile project financing provvisto di parcheggio interrato che nell’avviso pubblico si sarebbe dovuto realizzare dove era localizzato il distributore e che nell’unica proposta progettuale pervenuta si localizza al posto di private abitazioni».
«Accogliamo l’invito, appreso dai giornali», dice Giulia Tomassi (Urban Center), «da parte del vicesindaco Raffaele Daniele, a un confronto pubblico, facendo nostre le sue intenzioni: affinché i cittadini, che sono quelli che fruiranno del ponte per i prossimi decenni, possano esprimersi e manifestare legittimamente la loro volontà».