Rompe le auto e gioca i numeri di targa

L’uomo dovrà tenersi alla larga dal vicino che ha perseguitato. Preso grazie alle schedine che lasciava come “ricordo”

AVEZZANO. Lasciava la schedina del lotto con i numeri della targa sotto il tergicristallo del vicino per denigrarlo dopo avergli danneggiato l’auto. Alla fine questa sua “firma” ha permesso agli investigatori di individuarlo e denunciarlo per stalking. Ora M.L., 45 anni, di Avezzano, dovrà restare a distanza dal suo vicino di casa a causa di un provvedimento della magistratura eseguito dai carabinieri di Avezzano. Si tratta della misura cautelare dell’obbligo di firma emessa dal gip del tribunale di Avezzano Francesca Proietti, su richiesta del sostituto Guido Cocco. Il provvedimento è scaturito dalle indagini dei carabinieri guidati dal comandante Enrico Valeri, avviate alla luce di una denuncia presentata da un pensionato di 65 anni, sempre di Avezzano, che ha raccontato di essere perseguitato dal vicino di casa. Dopo gli accertamenti, verificati gli episodi di stalking, è stata emessa la misura cautelare per fermare questa situazione. Secondo quanto emerso dalle indagini, il 45enne, con atti che andavano avanti dal mese di maggio, ha perseguitato con danneggiamenti e minacce il vicino di casa, causandogli uno stato d’ansia e paura, fino a creargli timori per la propria incolumità e quella dei familiari. Il 65enne, difeso dall’avvocato Emilio Amiconi, e i suoi congiunti hanno dovuto subire, secondo l’accusa, una lunga serie di danneggiamenti delle auto di loro proprietà, delle abitazioni e dei cortili, oltre a ricevere messaggi minatori scritti sulle bollette rubate dalla cassetta postale. I gravi atti persecutori perpetrati dal 45enne nei confronti del vicino di casa sono rimasti nell’anonimato fino a quando i carabinieri di Avezzano non hanno fatto luce sul caso individuando il responsabile. Determinante, nelle indagini, il vezzo dello stalker di apporre una sorta di firma a sigillo dei suoi atti ossessivi e seriali. L’uomo, infatti, faceva trovare alla vittima delle ricevute del “10 e lotto” sulle quali risultavano essere stati giocati i numeri di targa delle macchine danneggiate alla famiglia, a volte col disegno della sagoma dell’auto a cui corrispondeva la targa. Purtroppo, per il molestatore, sulle ricevute viene indicato, oltre al codice della ricevitoria, anche l’ora e la data della giocata. Ciò ha permesso l’acquisizione dei filmati delle telecamere presenti nelle ricevitorie. Gli accertamenti hanno quindi permesso di dare un volto e un nome all’anonimo stalker e di porre fine alla lunga serie atti persecutori.

Un altro caso del genere, questa volta di un uomo nei confronti dell’ex moglie, è avvenuto a Magliano de’ Marsi. Anche in questo caso la magistratura avezzanese ha adottato un provvedimento che vieta al marito di avvicinarsi alla sua ex. Lui, A.N., 33enne autotrasportatore di Magliano de’ Marsi, è accusato di perseguitare con inseguimenti e minacce la donna. Non si sarebbe rassegnato, infatti, alla fine della loro storia d’amore e alla separazione dalla ragazza, 26 anni, di Tagliacozzo. Proprio per questo motivo lei ha deciso di rivolgersi alla polizia che ha avviato le indagini e cercato riscontri che dimostrassero gli atti di intimidazione e di violenza, anche psicologica, nei confronti della vittima. Alla fine gli investigatori hanno depositato un fascicolo e la Procura ha ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un provvedimento restrittivo con divieto di avvicinamento. L’accusato è difeso dall’avvocato Mariangela Amiconi, mentre la giovane è assistita dai legali Luca e Pasquale Motta.

Pietro Guida

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