Sì al campeggio, ma attenti alle orchidee

I divieti contenuti in una determina del Comune: guai a disturbare gli uccelli che nidificano

L’AQUILA. Evitare il calpestio delle aree dove nascono specie rare di orchidea. Non effettuare i lavori durante il periodo di nidificazione dell’avifauna. Guai a disturbare rettili e anfibi durante la riproduzione. Contenere l’inquinamento luminoso, in modo da non arrecare disturbo a chirotteri e rapaci notturni. Non perforare i tronchi degli alberi. È un lungo elenco di divieti, anche curiosi, la determina firmata dalla dirigente del settore ambiente del Comune, Paola Giuliani, con cui si autorizza la realizzazione di un “campeggio natura con annesso parco avventura” sul Gran Sasso, in piena area protetta. La determina dirigenziale, che fa riferimento a direttive europee e leggi nazionali e regionali, la dice lunga sui lacci e laccioli che vincolano qualsiasi intervento all’interno dei Parchi. In questo caso si tratta di un semplice campeggio. Un’iniziativa che dovrebbe portare sulla montagna aquilana quel tanto decantato turismo estivo, a fare da pendant con quello invernale. Sarà dura, per chi andrà ad eseguire gli interventi autorizzati, attenersi in maniera scrupolosa a tutte le prescrizioni, senza intaccare l’habitat naturale e animale. Il progetto ha sì avuto un parere favorevole, ma fortemente condizionato. Ecco alcuni stralci della delibera: «Sono assolutamente vietate tutte le operazioni di movimento terra e i rimaneggiamenti del terreno nelle aree in cui sono state individuate le orchidee Limodorum abortivum, Himantoglossum adriaticum, Anacamptis pyramidalis, Orchis morio, Orchis tridentata, Gymnademia conopsea, Ophrys sp1». E ancora: «Va mantenuto entro livelli bassi il calpestio dei frequentatori, ad esempio attraverso la creazione di percorsi obbligati». Ed è «assolutamente vietato l’utilizzo di semine migliorative, che modificherebbero la composizione floristica dell’area, e l’utilizzo di specie vegetali alloctone». Le prescrizioni più rigide riguardano la fauna: «I lavori vanno realizzati fuori dal periodo di nidificazione dell’avifauna e sarà necessario effettuare le fasi di spietramento nel periodo che va da novembre ad aprile, per evitare azioni di disturbo nei periodi riproduttivi più delicati di rettili e anfibi». Agli operai, ma anche ai futuri frequentatori del campeggio, viene richiesta la massima attenzione: «Sia in fase di cantiere che in fase di esercizio non devono essere prodotti suoni e rumori che possono disturbare la fauna». In quanto ai percorsi arei del parco avventura «vanno installati ateliers compatibili con l'ambiente boschivo, che non devono procurare danni al fusto degli alberi sui quali sono ancorati». Naturalmente, questi ateliers «non possono essere posizionati su piante dove risulta verificata la presenza di nidificazione di specie di pregio». Naturalmente.(r.s.)

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