Sanità Abruzzo, ospedali a rischio sismico A Sulmona carenze denunciate da quasi un anno

Le relazioni tecniche sul Santissima Annunziata: criticità sia nell’ala nuova sia nella vecchia struttura. A novembre dell'anno scorso la richiesta di un immobile da 18mila metri quadri per ospitare pazienti e reparti

SULMONA Forti preoccupazioni sono emerse lo scorso autunno in relazione alla vulnerabilità sismica dell'ospedale Santissima Annunziata di Sulmona. Le criticità sono state messe nero su bianco da due relazioni tecniche realizzate dagli ingegneri Walter Bellotta di Avezzano e Giovanni Mascioli di Raiano. Il primo interviene sull'ala nuova rilevando «una spiccata vulnerabilità dovuta a numerose fragilità strutturali, con criticità negli impianti e nei controsoffitti oltre che nelle apparecchiature mediche». L'analisi di Mascioli, invece, si concentra sull'ala vecchia per cui si richiedono necessari «interventi di adeguamento consistenti e diffusi, attraverso il taglio delle travi portanti». Nonostante tutto, entrambe le ali sono aperte e ospitano regolarmente reparti e degenti. Una situazione preoccupante specie in una città a forte rischio sismico come Sulmona dove si trovano molti edifici danneggiati dal terremoto del 2009. Entrambi i documenti sono stati allegati a un avviso pubblico con cui la Asl, a novembre dell'anno scorso, ha fatto richiesta di un immobile da 18mila metri quadrati con «destinazione sanitaria e ricovero per acuti», in grado di ospitare pazienti e reparti. Trattative sono in corso da parte della Asl con alcune strutture sanitarie locali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA