Il sindaco sospeso Settimio Santilli

CELANO

Santilli non può fare il sindaco: la decisione del prefetto

Il divieto di dimora a carico del primo cittadino non gli consente di esercitare la sua funzione. E' un altro effetto dell'inchiesta sugli appalti del Comune

CELANO. Fino a quando non sarà revocato il divieto di dimora a Celano, Settimio Santilli non può esercitare le funzioni di sindaco. È quanto stabilito dal prefetto Cinzia Torraco a conferma della sospensione dalla carica del primo cittadino. Una decisione che arriva dopo la misura restrittiva disposta dal
tribunale del riesame dell’Aquila che ha revocato gli arresti domiciliari al sindaco finito al centro dell'inchiesta sugli appalti del Comune.

In sostanza, secondo il prefetto, se Santilli non può raggiungere la sede di Celano, non può svolgere le funzioni amministrative, per cui resta sospeso fino a quando il provvedimento non sarà revocato, anche se di fatto è ancora in carica. La difesa, intanto, si prepara a nuove azioni, ma le avvierà solo dopo aver letto le motivazioni del tribunale della Libertà, che dovrebbero arrivare entro due settimane. Per ora, insomma, la situazione a Celano resta bloccata. Con provvedimento datato 22 febbraio 2021 è stata dichiarata la sospensione di diritto di Santilli dalla carica di sindaco, ai sensi del decreto legislativo 31
dicembre 2012. Un provvedimento arrivato a seguito dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Avezzano, Maria Proia, che ha emesso l’ordinanza di misura cautelare per 25 persone, tra cui anche l'ex vicesindaco Filippo Piccone, anche lui attualmente sottoposto al divieto di dimora a Celano. (p.g.)

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