Sbarca Exus, fabbrica da 200 posti Produrrà materiali per acciaierie 

Subito novanta assunzioni con la prima linea. Rilevato un vecchio stabilimento al nucleo industriale L’Ad Irusta: «Saremo attivi da metà maggio, stiamo cercando operai qualificati e tecnici laureati»

AVEZZANO. In via Newton, nel nucleo industriale di Avezzano, arriva la Exus, azienda di nicchia pronta a soddisfare i fabbisogni di refrattari speciali del mercato internazionale dell’acciaio.
Uno stabilimento di 16mila metri quadrati, per un investimento di più di 20 milioni di euro e l’assunzione, una volta che il ciclo produttivo andrà a regime, di circa 200 dipendenti (85-90 operai subito). Sono questi gli ingredienti base sui quali è stata fondata la nuova fabbrica che produrrà pezzi in ceramica refrattaria per la lavorazione dell’acciaio. Un settore ben preciso dove andare a inserirsi per “cucire” addosso a ogni cliente il prodotto del quale necessita.
«Il progetto Exus parte da cinque imprenditori di questo settore, più due locali, ai quali si sono aggiunti finanziatori che credono in questo progetto», ha puntualizzato Jorge Irusta, amministratore delegato di Exus spa, «siamo un gruppo di persone con una lunga esperienza in questo mercato; personalmente sono più di trenta anni che lavoro in questo specifico campo e dal momento che qui nella Marsica si erano create le condizioni per realizzare il progetto, grazie anche al sostegno del ministero dello Sviluppo economico e della Regione Abruzzo, abbiamo deciso di unire le forze e partire».
Nel marzo del 2018 è nata così Exus che nel giro di qualche mese ha acquistato un vecchio stabilimento dismesso nel nucleo industriale di Avezzano e ha iniziato ad adeguarlo tecnologicamente per prepararlo a ospitare la nuova azienda.
«Il nostro obiettivo è quello di rivolgerci al mercato italiano ed estero», ha continuato l’amministratore delegato originario di Bilbao (Spagna), «per questo ci siamo già mossi e abbiamo cominciato a contattare diverse società che operano nel settore dell’acciaio per vendere il nostro prodotto. Naturalmente, stiamo anche lavorando al completamento dello stabilimento. Al momento abbiamo già rifatto il tetto che era in amianto e stiamo installando, e sono in fase di messa in servizio, gli ultimi macchinari necessari per la produzione. Ci occuperemo principalmente di realizzare pezzi in ceramica refrattaria per la produzione di acciaio in colata continua. I prodotti di nicchia, personalizzati cliente per cliente».
Si tratterà quindi di pezzi che garantiranno qualità e sicurezza nel processo di lavorazione dell’acciaio, realizzati per rispondere concretamente alle esigenze di ogni cliente. «Il nostro piano è quello di iniziare a produrre i primi pezzi già a metà maggio», ha aggiunto l’amministratore delegato Irusta, «inizialmente attiveremo una linea e avremo bisogno di 85-90 maestranze specializzate per saturarla. Quando poi tutto il progetto andrà in porto contiamo di arrivare a 200 dipendenti tra operai qualificati e tecnici laureati».
Una boccata d’ossigeno per il mondo del lavoro e per il nucleo industriale di Avezzano che in un solo colpo ha visto riaprire uno dei tanti capannoni in disuso e nascere allo stesso tempo una nuova realtà produttiva.
«Abbiamo presentato a Invitalia il progetto nel febbraio 2019 per ottenere finanziamenti. Per il momento non abbiamo ricevuto un euro», ha concluso l’amministratore dell’azienda Exus, «abbiamo fatto tutto con le nostre forze e continueremo ad andare avanti perché crediamo in questo progetto e vogliamo vederlo realizzato. Ma ci aspettiamo di avere un aiuto dalle autorità locali. È molto importante per noi che tutta la produzione debba avvenire nella massima sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. Applicheremo per questo, all’interno dello stabilimento, delle regole da rispettare affinché questa nostra missione possa essere portata a termine nel migliore dei modi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA