Sciacalli al lavoro su commissione

Spariti arredi di valore nelle abitazioni, l’allarme del sindaco Cialente

L’AQUILA. Capitelli e archi in pietra. Mobili antichi e rubinetteria. Gli sciacalli del terremoto hanno rubato di tutto e in centinaia di occasioni dal 6 aprile. Nei palazzi sventrati del centro storico, a Pettino, in via Amiternum, Santanza, San Sisto. «È un problema presente e temo che durerà ancora per parecchio, nonostante le forze dell’ordine facciano il possibile», afferma il sindaco Massimo Cialente, «questa è la riprova che ci sono interi quartieri deserti, che la città è vuota soprattutto nelle ore notturne, che bisogna accelerare il processo di ricostruzione. Il controllo di un comprensorio così vasto è complesso, però non bisogna sottovalutare la preoccupazione di tanti cittadini che è anche la mia.

Sono convinto che molti furti sono avvenuti su commissione, perché sono spariti arredi o oggetti precisi. Raccomando agli aquilani di fare le denunce perché non è escluso che tutta questa roba salti fuori sui banchi di qualche mercatino. Da parte nostra, stiamo facendo il possibile per arginare il fenomeno: per esempio abbiamo imposto un pass di riconoscimento a tutti gli operai impegnati nei lavori del centro storico. Ma non vorrei sembrare maniacale», conclude Cialente, «il migliore presidio contro gli sciacalli sarebbe quello fatto dagli abitanti stessi. Molto è legato alla ripartenza delle abitazioni classificate B e C. Se i quartieri non saranno più deserti eviteremo anche i furti».

Il caso-sciacalli è tornato alla ribalta sabato scorso quando un gruppo di residenti ha organizzato un sit-in spontaneo in via Amiternum. Si sono detti indignati per «la totale assenza di misure di sicurezza contro atti di sciacallaggio. Ogni settimana registriamo furti di ogni tipo visto che le nostre case sono pressochè incustodite». Una protesta che ha registrato anche un intervento della questura: «I furti ci sono stati ma la maggior parte sono stati commessi tempo fa anche se la gente li sta scoprendo ora tornando nelle case. Comunque il piano di prevenzione funziona e va avanti la lotta agli sciacalli. Le cose andranno meglio quando non dovremo sorvegliare alcuni Map nelle periferie che sono stati arredati ma non sono ancora abitati e destinare altrove le forze di polizia impegnate lì».

Diversi gli sciacalli arrestati o denunciati da polizia, carabinieri e Finanza. Diversi anche i fogli di via emessi nei confronti di sospetti. Sul caso-sciacalli il presidente Gianni Chiodi, che è anche il commissario per la ricostruzione, tiene a precisare che l’ultima ordinanza del presidente del consiglio Berlusconi ha «confermato il rafforzamento delle forze dell’ordine proprio per contrastare episodi del genere». Il ministero della Difesa, come contemplato nell’articolo 1 dell’ordinanza, ha prorogato fino al 6 aprile 2010 l’impiego di personale già destinato, nel limite di 350 unità, alla vigilanza e alla protezione degli insediamenti colpiti dal terremoto. «Un rafforzamento dei controlli c’è stato», assicura Chiodi, «so che il prefetto Gabrielli è molto attento in tal senso e so anche che proprio grazie a questi controlli è stato evitato un gran numero di furti».

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