Scontro sugli impianti sportivi Ruggeri attacca, sindaco rilancia

L’ex assessore: «Scarso interesse del Comune per le sorti di palazzetto e piste di pattinaggio» Cialente: «Forse non sai che quando mi insediai queste strutture erano in condizioni disperate»

L’AQUILA. Botta e risposta tra il sindaco Cialente e l’ex assessore comunale Corrado Ruggeri, già campione mondiale di pattinaggio, sulla proposta del sindaco di ospitare gare olimpiche in città nel caso in cui le Olimpiadi 2024 si svolgessero a Roma. Una polemica scaturita dalle dichiarazioni di Cialente al Centro.

«Capisco che la possibilità di ospitare una disciplina olimpica fa venire l’acquolina in bocca a qualunque sindaco», dice Ruggeri, «ma corre l’obbligo ricordare che l’interesse per una disciplina sportiva dev’essere un obbligo morale di una amministrazione 366 giorni l’anno (ci metto anche quello bisestile). A futura memoria, però, devo sottolineare che, relativamente allo sport di pattinaggio corsa, la pista coperta è inagibile da 8 anni, tutto il tempo del tuo mandato, che la pista di pattinaggio scoperta che è stata un fiore all’occhiello della città è ridotta ai minimi termini. Le 7 medaglie d’oro al valore atletico, i titoli mondiali ed europei, i numerosi record mondiali demoliti dai tuoi concittadini, data la impraticabilità dell’impiantistica della specialità, sono un ricordo. Da non dimenticare che nel rifacimento della pista di Verdaqua, eseguito, in occasione dei mondiali del 2004, dal Comune, in collaborazione con il Comitato organizzatore, fu sperimentato un nuovo sistema di pavimentazione. Da allora la Federazione mondiale degli sport rotellistici l’ha omologata come pista-tipo per competizioni internazionali. Mi corre anche l’obbligo di ricordarti che la stessa Firs, nel 2009, subito dopo il sisma, ci aveva assegnato i mondiali per il 2012. Ebbene da quel dì sono passati oltre 1800 giorni e la Federazione mondiale sta ancora aspettando una tua risposta sia all’offerta che ai relativi solleciti. Il risultato è che i mondiali furono svolti in altra sede italiana».

«Mi stupisce», replica il sindaco, «che tu non sia a conoscenza di tutte le peripezie e problemi dei due impianti. Il palazzetto era in condizioni disperate, quando mi insediai. Problemi di riscaldamento e di gestione. Adesso (sai, in questi sette anni ho avuto anche qualche altro problemino) stiamo rifacendo impianto di riscaldamento e infissi e stiamo rifacendo la copertura. Sia per portarla all’altezza regolamentare per gli altri sport (qualcuno si sbagliò) sia per migliorare l’isolamento termico. Sì, perché il problema del riscaldamento rendeva impossibile alle società di gestirlo. Per la pista Verdeaqua, i problemi di manutenzione sono legati all’errore che faceste a darlo in gestione a una cooperativa che non ce la poteva fare a tenerlo. Anche qui il problema è che le società di pattinaggio, pur gloriose, seguono uno sport non ricco. Stiamo lavorando per risolvere il problema e intervenire con una manutenzione straordinaria e poi studiare forme di gestione più valide».

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