Scossa di 2.8, evacuata una scuola

A casa 800 alunni della Dante, lezioni regolari negli altri istituti cittadini

L’AQUILA. Se i ragazzi cercavano un diversivo per la mattinata lo hanno trovato. La scossa sismica di ieri mattina alle 9.40 (magnitudo 2.8) ha spinto alcuni dirigenti scolastici a fare evacuare la scuola. Addirittura, il preside della scuola «Dante Alighieri», Giuliano Tomassi, ha deciso di far evacuare la scuola chiedendo ai genitori degli 800 alunni iscritti di venire a riprendere i ragazzi.

«La scossa l’abbiamo sentita verso la seconda ora di lezione», racconta Giovanna, una studentessa iscritta alla Dante. «Noi stavamo seduti mentre l’insegnante era in piedi e si muoveva tra i banchi. Il nostro prof non ha sentito la scossa, del resto, il boato non si è sentito, ma si sono mossi i banchi e le sedie. Prima ci siamo messi sotto i banchi», prosegue, «e poi siamo usciti da scuola. In un primo momento ci hanno fatto aspettare sotto la pioggia, poi ci hanno condotto in palestra e dopo una trentina di minuti ci hanno detto di avvisare i genitori». Molti ragazzi sono stati riaccompagnati a casa dai genitori, ma non senza proteste. Alcuni di loro sono andati a chiedere spiegazione, di fronte a una decisione presa per una scossa che non ha fatto registrare danni a cose o persone ed è stata poco avvertita dalla gente.

«Siamo indignati», hanno detto dopo aver parlato con Tomassi, «perché per una scossa che è stata percepita poco e nulla dalla popolazione si è attivato tutto questo meccanismo. Non mettiamo in dubbio i parametri di sicurezza dell’edificio, i cui lavori sono stati condotti a regola d’arte, ma ci chiediamo perché nei plessi circostanti non sia stata usata la stessa misura e gli studenti stanno tranquillamente facendo lezione. Del resto siamo in una zona sismica e questo è un dato di fatto, non possiamo comportarci come se ogni scossa diventi un caso nazionale».
Mattinata movimentata anche a Paganica dove la scossa è stata avvertita molto più distintamente. Sia nell’edificio della scuola elementare, sia in quello della scuola materna in via del Rio, strutture in cemento armato, i ragazzi sono stati fatti uscire subito. Pioveva a dirotto e i bambini arrivati nell’area di evacuazione, al largo Attilio Cerone, hanno trovato l’area occupata da auto in sosta, nonostante il divieto.

A questo punto, la direttrice didattica Maria Corridore ha deciso di portare i ragazzi sotto un gazebo all’interno del recinto della scuola materna. Una piccola struttura di dimensioni insufficienti per gli oltre 210 bambini, oltre al personale scolastico che sono ancora in questa struttura. La dirigente ha chiesto da tempo delle tende per far fronte proprio a queste circostanze, ma ad oggi la scuola non ha ancora avuto risposta, malgrado le proteste di quest’estate.