«Scosse, l'Abruzzo ha bisogno di notizie»

Chiodi sollecita l'Ingv ad assicurare il servizio. Tozzi (Cnr): Boschi lasci la presidenza

L'AQUILA. «Spero che gli studiosi dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e il professor Boschi tornino sulla decisione di oscurare o ridurre il flusso delle informazioni legate agli eventi sismici di questi giorni». E' l'appello che il commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, lancia al direttore dell'Ingv, Enzo Boschi, che lunedì scorso ha minacciato di togliere le informazioni e i dati sulle scosse dal sito internet dell'istituto per dare vita invece a una strategia informativa che preveda la pubblicazione di poche notizie, «che non potranno essere travisate». Tutto ciò, a giudizio di Boschi, perché giornalisti e rappresentanti degli enti locali interpretano male i dati facendo allarmismo.

«Il professor Boschi avrà le sue buone ragioni quando parla di speculatori», aggiunge il commissario Chiodi, «ma io dico che in primo luogo bisogna guardare ai tanti terremotati dell'area aquilana che in questi giorni stanno vivendo attimi di angoscia. Se c'è una richiesta di informazione continua da parte dei terremotati», aggiunge il governatore, «significa che in questo momento la popolazione aquilana sente sulla pelle il pericolo di un altro evento sismico. Non mi sembra che questo possa dare adito a speculazioni».

Chiodi sottolinea che «questo atteggiamento di certo non aiuta una popolazione già di per sé stressata da una situazione di potenziale pericolo. Il fatto poi, come sostiene Boschi, che si debbano costruire bene e con tutti i sistemi antisismici le strutture pubbliche e abitative, non fa altro che ribadire un concetto giusto. Ma vivere con l'angoscia e la paura che da un momento all'altro», prosegue Chiodi, «possa arrivare un terremoto, è un'altra cosa».

Ma non tutte le reazioni all'annuncio del presidente dell'Ingv sembrano improntate alla prudenza. «E' una follia. Enzo Boschi deve andarsene dall'Invg». La richiesta, molto esplicita, arriva da Mario Tozzi. Il primo ricercatore del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). «In tutti i Paesi del mondo gli istituti di ricerca hanno come principale compito istituzionale quello di diffondere i dati sui terremoti» afferma Tozzi ai microfoni di Cnr media. «E, in fondo, sono ormai trent'anni che Boschi sta lì. Forse è il caso di cambiare passo. Nemmeno nella Corea del Nord si governa per trent'anni».

Intanto, è di ieri l'ultimo report dell'amministrazione comunale dell'Aquila sulla ricostruzione. Un bilancio che parla di undicimila cantieri aperti, prevalentemente per abitazioni classificate B e C. La ricostruzione è dunque in corso e vede la presenza di centinaia di aziende impegnate con migliaia di lavoratori e maestranze nei cantieri, tanto che presto molti aquilani potranno finalmente rientrare nelle proprie case rese nuovamente sicure. Per quanto riguarda il centro storico dell'Aquila, e quelli di tutti i Comuni del cratere, sono in via di definizione i piani di ricostruzione per i quali i soggetti attuatori competenti sono i sindaci dei relativi Comuni e il Provveditorato alle opere pubbliche. Ma in questo caso, i tempi per la loro ricostruzione non saranno certo brevi.

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