Onlus e Pro loco riunite a Onna dicono no all’ipotesi Avezzano

Sede della Protezione civile Mobilitazione nel capoluogo

ONNA. La sede del polo logistico della Protezione civile (in grado di essere punto di riferimento per tutto il centro sud) deve nascere all’Aquila grazie a strutture già esistenti fra cui l’aeroporto di Preturo. Lo hanno detto ieri sera a Onna, nel corso di un incontro che si è svolto nel centro polifunzionale per i giovani, i rappresentanti di associazioni Onlus (molte delle quali nate dopo il terremoto del sei aprile 2009 nei paesi maggiormente colpiti dal sisma) e di Pro Loco.

La polemica sulla localizzazione del polo logistico della Protezione civile è nata dopo le dichiarazioni dell’assessore regionale Daniela Stati la quale è intenzionata a trasformare l’interporto di Avezzano in polo della Protezione civile nazionale. «Un progetto» aveva detto qualche settimana fa la Stati «sul quale sta lavorando l’intera giunta regionale». Immediate le reazioni dall’Aquila. Sono intervenuti il vicepresidente del consiglio regionale Giorgio De Matteis, il sindaco Massimo Cialente, l’assessore comunale alla ricostruzione Piero Di Stefano.

Tutti a ribadire che anche grazie ai lavori effettuati all’aeroporto di Preturo in occasione del G8 del luglio 2009, L’Aquila oggi dispone di una struttura in grado di svolgere a pieno la funzione di presidio della Protezione civile. Ieri sera i rappresentanti di numerose associazioni (pro loco e Onlus in particolare) che hanno svolto anche un ruolo importante nei giorni dell’emergenza sisma si sono incontrati a Onna e hanno messo a punto la bozza di un documento (che sarà perfezionato nei prossimi giorni) nel quale è scritto che «a nome dei rispettivi associati, sentono il dovere di manifestare la propria preoccupazione per la ventilata possibilità che il “Polo” in questione venga localizzato nell’interporto di Avezzano, ovvero che detto “Polo”, in una ottica pilatesca, come riportato nei giorni scorsi dalla stampa locale, venga dislocato parte ad Avezzano e parte all’Aquila, con alta probabilità di perdita di tempestività ed efficienza laddove occorressero interventi a fronte di emergenze nazionali ed internazionali.

Le associazioni rammentano che la localizzazione del Centro di Protezione Civile all’Aquila è la conseguenza di una scelta operata da anni, scelta a cui sono poi seguiti i necessari finanziamenti pubblici, tra i quali è bene ricordare gli investimenti effettuati sull’aereoporto di Preturo ma anche alla caserma della Finanza e altre strutture dello Stato sul territorio. E’ quindi scelta sbagliata e sicuramente antieconomica cancellare il progetto originario per spostare il “Polo” ad Avezzano contribuendo così a mortificare ancor più la città dell’Aquila. Le associazioni auspicano che da parte delle forze politiche, in particolare di quelle che hanno responsabilità di governo, vi sia un atteggiamento coerente ed amministrativamente saggio nella definizione del problema in esame, con la riconferma della realizzazione all’Aquila del Polo Logistico della Protezione Civile».

I rappresentanti delle associazioni hanno sottolineato la necessità di un coinvolgimento il più ampio possibile sulla questione del polo logistico e si sono dati appuntamento a breve per mettere a punto ulteriori iniziative di sensibilizzazione.

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