in montagna

Selfie e autografi per il laziale Anderson sulle piste di Ovindoli

Il brasiliano si è divertito insieme ai familiari, ma senza inforcare gli sci: il contratto con la sua squadra gli vieta di sciare e praticare snowboard

OVINDOLI. Stavolta i dribbling avrebbe voluto farli tra gli sciatori delle piste di Ovindoli piuttosto che, come al solito, sul campo di calcio. Felipe Anderson, il centrocampista brasiliano della Lazio e della Nazionale sudamericana, ha dovuto però accontentarsi di un soggiorno riposante sulla neve, senza l’adrenalina della velocità.

Il contratto con la sua squadra, infatti, gli impedisce quel tipo di attività sportiva e quindi chi era curioso di vedere come scia un sudamericano ha dovuto affidare ogni risposta all’immaginazione. La neve quest’anno si è fatta desiderare, ma le precipitazioni delle ultime settimane hanno riportato grandi e piccoli sulle piste, comprese molte celebrità che sembrano aver preferito ai paradisi tropicali e ai costumi attillati mete ad alta quota con tute e snowboard . Una di queste è il numero 10 della squadra di Pioli, che ha trascorso il day after della vittoria contro il Chievo sulle montagne marsicane in compagnia dei fratelli, con rispettive compagne, e di sua sorella Juliana, che gli fa anche da agente.

L’ala biancoceleste, nonostante le restrizioni contrattuali, non ha però rinunciato a qualche ora di relax sulla neve e a fondo pista si è divertito scattando foto per i social incorniciate dagli scenari di Monte Magnola. Cappello tirato fin sotto alle sopracciglia, giacca e pantaloni neri non hanno impedito agli appassionati del calcio di riconoscerlo e in pochi minuti le richieste di un autografo sono diventate numerose. Non si è risparmiato nei confronti dei sostenitori e si è fatto immortalare con autoscatti a volontà. I suoi tre scatti su Instagram targati “Ovindoli-Monte Magnola”, con famiglia al completo, hanno raccolto 12mila “mi piace” in poche ore. È stato molto attento e premuroso, inoltre, nei confronti della nipotina che era sulle piste per imparare a sciare. Ha seguito il corso con il maestro Elvio Donati, della Scuola sci 2000.

«Hanno trascorso su queste montagne una giornata piacevole», ha commentato l’insegnante di sci. «Siamo soddisfatti di aver ospitato un campione di questa portata». Anderson è apparso tranquillo, ma allo stesso tempo anche pensieroso. Forse tra una palla di neve e l’altra, la sua mente è tornata indietro di poche ore, ripensando al palo colpito al 92’ nella gara di domenica scorsa. Una palla, in questo caso non di neve, che poteva essere il completamento del bellissimo assist al secondo gol di Candreva contro il Chievo Verona. Una piccola soddisfazione che arriva in un periodo di panchina che lo ha visto giocare, nelle ultime due settimane, soltanto 50 minuti in totale.

Pietro Guida

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