A un mese dall’attivazione anche una petizione per denunciare crolli di vendite e scarsa sicurezza

Sensi unici, niente svolta

Commercianti e residenti bocciano il piano traffico

AVEZZANO. Corrono le polemiche a un mese dall’entrata in vigore del nuovo piano traffico. In centro, dove i commercianti lamentano un crollo negli affari, scatta la petizione. Secondo i negozianti che hanno le attività lungo le strade che formano l’anello a senso unico la colpa è da ricercare nella diminuzione di traffico: il crollo di fatturato è del 30%. E si lamenta una scarsa sicurezza.

LA CRISI. Un rischio che era stato paventato ai primi di febbraio dalla Cna. Ora però le ipotesi si sono concretizzate e le casse di molti commercianti si sono svuotate. Alla base di tale involuzione ci sarebbe una viabilità più fluida, incline a scoraggiare le soste e quindi gli acquisti. Infatti il nuovo strumento urbanistico ha inevitabilmente modificato anche le abitudini degli avezzanesi, che hanno variato il consueto tragitto per raggiungere la propria abitazione o il luogo di lavoro. E gli equilibri commerciali sono cambiati.

LE PROTESTE. È il caso dell’edicola all’incrocio tra via XX Settembre e via Montello. «Il calo di fatturato», ha affermato il titolare, Latino Salvini, «supera il 30%. Mentre in un primo momento potevamo pensare a una tendenza dovuta a una fase di assestamento, ora abbiamo la certezza che la nuova viabilità ha influenzato anche l’economia. E la stessa cosa», ha aggiunto, «non ha riguardato solo la mia attività. Posso parlare anche a nome della maggior parte dei bar che si trova lungo tutto il quadrilatero.

Alcuni di loro hanno dovuto anche licenziare del personale e qualche cameriere». A testimoniare tale situazione è anche il benzinaio Agip di via XX Settembre, Sebastiano D’Elia. «Queste strade sono divenute a scorrimento veloce», ha spiegato, «e difficilmente ci si ferma per fare acquisti. Il traffico è confluito nelle strade interne, oppure sulla superstrada, e quindi anche i clienti sono diminuiti. A peggiorare la situazione», ha aggiunto, «è stato il senso unico che ha di fatto dimezzato il numero di auto che percorrono le quattro strade principali».

I DATI SUL TRAFFICO. A confermare la diminuzione di traffico in centro è stato lo stesso Comune. Secondo l’assessore alla Viabilità, Domenico Mancini, da uno studio eseguito da un’azienda specializzata le auto sono il 12% in meno rispetto al passato.

LA PETIZIONE. Contro il piano è stata avviata una raccolta di firme. Gli organizzatori parlano già di 800 sottoscrizioni ma avvertono che «l’iniziativa è in corso e nei prossimi giorni consegneremo un documento con le firme allegate al sindaco Antonio Floris e all’assessore Mancini».

COSA NON VA. Le proteste legate alla viabilità riguardano i ritardi per la realizzazione della segnaletica, soprattutto di quella orizzontale. Dopo l’entrata in vigore del piano, il Comune aveva annunciato che in pochi giorni sarebbero partiti gli interventi per le strisce pedonali e la suddivisione in corsie. Invece niente. In un primo momento i ritardi, secondo quanto sostenuto dall’assessore Mancini erano esclusivamente legati al maltempo. Subito dopo c’è stato il problema del sale sulla carreggiata che avrebbe cancellato la vernice. Nessun lavoro è stato eseguito a un mese dall’attivazione del piano.

Solo la polizia locale si è attivata per distribuire le mappe con i nuovi sensi unici agli automobilisti disorientati. Ma sono sempre provvedimenti diretti a favorire gli automobilisti, non i commercianti e i residenti. I residenti, intanto, lamentano una scarsa sicurezza. Diversi automobilisti segnalano invece le difficoltà create dalle soste selvagge nel Quadrilatero e la carenza di controlli.