Turista disperso sul Gran Sasso, il meteo ostacola le ricerche. La sorella scrive al prefetto: «Non vi fermate»

Pur dicendosi consapevole «delle condizioni meteorologiche, del periodo dell'anno e dei rischi per i soccorritori», la donna chiede, «se possibile», di impiegare ancora «droni e georadar»
L’AQUILA. Dopo lo stop alle ricerche del 44enne polacco Karol Brozek, disperso sul Gran Sasso, disposto dalla Prefettura dell'Aquila per la scarsa visibilità in quota registrata negli ultimi giorni, la sorella gemella Diana si è messa in contatto con il Palazzo del Governo attraverso la propria legale. In parallelo, la donna ha scritto una lettera al prefetto del capoluogo, ringraziando per "tutte le azioni di ricerca e soccorso" e per l'"atteggiamento eroico" dei soccorritori, sottolineando le difficoltà legate al meteo. Nel testo, descrive l'attesa della famiglia "sospesa tra disperazione e speranza" e spiega che "solo una risposta su ciò che è accaduto a Karol potrà portarci il sollievo tanto atteso". La richiesta è netta: "Non smettiamo di credere che ritrovarlo vivo… oppure, se morto, perché possa avere la possibilità di una sepoltura dignitosa, sia possibile e avvenga presto". Pur dicendosi consapevole "delle condizioni meteorologiche, del periodo dell'anno e dei rischi per i soccorritori", la sorella chiede, "se possibile", di impiegare ancora "droni e georadar". Di qualche giorno fa, un altro appello video indirizzato alle autorità polacche in cui chiedeva la possibilità di intervento di gruppi di ricerca privati, anche dalla Polonia. Intanto, con il meteo in miglioramento, l'area resta monitorata nelle ore diurne da parte del personale incaricato.

