Lo sfratto 7 mesi fa dopo la dichiarazione di inagibilità degli alloggi popolari di via Angeletti

Sfollati, assegnati gli alloggi

In settimana la consegna delle chiavi a 23 famiglie

SULMONA. A sei mesi dall’ordinanza di sgombero i residenti di via Angeletti, le case popolari in zona San Francesco dichiarate inagibili, avranno finalmente un tetto. Nei giorni scorsi sono state espletate le pratiche di assegnazione per le 23 famiglie che verranno sistemate 17 in viale delle Metamorfosi, e altre 6 tra via XXV Aprile e via Stazione di Introdacqua.

Quando hanno ricevuto la chiamata del Comune non ci volevano credere. Per i residenti di via Angeletti i cui appartamenti popolari sono stati sgombrati a maggio per problemi di staticità precedenti al sisma, è arrivata finalmente, dopo sei lunghi mesi di attesa, l’assegnazione dei nuovi appartamenti.
Mancano solo la firma dei contratti e la consegna delle chiavi per poter pensare concretamente al trasloco.

Ma di certo gli inquilini saranno tutti nei nuovi appartamenti al massimo in due settimane. La firma dei contratti, infatti, è fissata per inizio settimna, in un incontro fra Ater, Comune e residenti. Gli inquilini di via Angeletti, negli ultimi mesi, si sono sistemati alla meno peggio da parenti e amici e solo due famiglie, composte da persone anziane e con problemi di salute, sono ospitate ancora all’Europa Park Hotel.

In tutto erano 27 le famiglie in cerca di una nuova casa da maggio. Anche se dopo un’inchiesta della Guardia di finanza quattro di loro avrebbero perso i requisiti per ottenere un alloggio popolare. Gli appartamenti reperiti sono 17 a canone concordato in via delle Metamorfosi e 6 case popolari, fra via XXV Aprile e via Stazione Introdacqua. Intanto, resta irrisolto il rimpallo di responsabilità fra Comune e Ater per chi dovrà pagare le spese degli sfollati, che non rientrano nelle competenze della Protezione civile per il terremoto.

Infatti le due palazzine, costruite nel 1957, non risultano danneggiate dal sima del sei aprile.
Già dal 2007 una relazione del Cnr comprovò problemi di staticità che ovviamente si sono aggravati in seguito alla scossa del 6 aprile. Nel giugno di quello stesso anno i 31 appartamenti, 27 dei quali abitati da altrettante famiglie (per un totale di 50 persone), avrebbero dovuto subire dei lavori di ristrutturazione, che non vennero mai eseguiti.
Un’ulteriore relazione tecnica dell’Ater e dei vigili del fuoco del 12 aprile scorso, ha confermato i problemi di tenuta degli edifici.

Al di là di chi dovrà pagare il conto, gli sfolati di via Angeletti si dicono felici per la soluzione imminente di un grave problema che li ha tenuti col fiato sospeso per mesi e mesi e che consentirà loro di passare il Natale sotto un tetto.