Si rivedono i turisti, la città respira Fabrizi: «Replica del Giro nel 2022» 

Il presidente del Comitato tappa aquilano: «Investiti 100mila euro per un ritorno economico notevole Il filone delle manifestazioni sportive è interessante, ora puntiamo su pattinaggio, tennis e atletica»

L’AQUILA. La zona rosa ha fatto impennare gli incassi degli operatori commerciali, dopo mesi difficili. Tanto che il Comune punta già a una replica del Giro nel 2022, con L’Aquila come tappa d’arrivo. A tirare le somme, conclusa la due giorni di festa, è Vittorio Fabrizi, presidente del Comitato tappa aquilano. E sono somme con il segno positivo che annoverano gli incassi degli operatori turistici e dei gestori delle strutture alberghiere, ma anche la promozione del territorio. Una vetrina aperta sull’Aquila e Campo Felice, sui suggestivi luoghi toccati dalle tappe della provincia aquilana, su quell’Abruzzo interno. Immagini che hanno rilanciato 190 canali televisivi internazionali. «Tanto basta a dare l’idea», spiega Fabrizi, «del ritorno, in soldoni immediati e futuri, di eventi come questo». E già si guarda al prossimo anno, con L’Aquila che punta a ospitare nuovamente la carovana rosa.
BILANCIO POSITIVO. E non potrebbe essere altrimenti. «Chi ha vissuto la giornata di lunedì ha visto tre cose: una città in festa, colorata, piena di gente, come non accadeva da mesi. Un colpo d’occhio che ha fatto bene al cuore», dice Fabrizi, «esercizi commerciali e alberghi pieni e, finalmente, i turisti, con tanta gente arrivata da fuori. Uno dei ritorni più importanti della tappa del Giro d’Italia è la promozione territoriale. Una sorta di investimento, una finestra aperta su una città accogliente e bellissima. Le riprese televisive hanno fatto il resto, catapultando la città e le sue bellezze a livello internazionale».
MOTORI FORZA TUTTA. Due mesi di lavoro intenso, di cui uno a ritmi serratissimi. La gigantesca macchina organizzativa Rcs del Giro d’Italia è andata a innestarsi sulla programmazione locale, affidata al Comitato guidato da Fabrizi. «Uno sforzo enorme, in cui è stata coinvolto l’intero apparato comunale, con i diversi settori», fa notare Fabrizi, «le forze dell’ordine, i volontari. Centinaia di persone per garantire la sicurezza e il regolare svolgimento della manifestazione. Tutto è filato liscio, a partire dalla location di piazza Duomo, con la cattedrale illuminata di rosa per giorni. Per la città è stata una nuova rinascita, il feeling con il Giro d’Italia è forte, non credo si spezzerà. Abbiamo investito meno di 100mila euro, con un effetto economico moltiplicatore esponenziale».
PIENONE IN CITTÀ. Alberghi sold out, ristoranti pieni, commercianti soddisfatti. I numeri della tappa aquilana del Giro d’Italia parlano da soli con 200 atleti e 23 squadre al seguito, oltre all’organizzazione e alla stampa nazionale e internazionale. «Un ritorno economico enorme per il territorio», dice ancora Fabrizi. E non è tutto. «Tra pochi giorni L’Aquila ospiterà gli internazionali di pattinaggio, poi i tornei di tennis. È candidata per i Campionati europei di atletica master del 2023. Quello sportivo è un bel filone».
PRONTI AL GIRO 2022. L’obiettivo è esattamente questo: riportare all’Aquila la carovana rosa anche il prossimo anno. «Ci stiamo già lavorando», ammette Fabrizi, «anche se i pretendenti sono molti e il Giro contempla solo 20 arrivi e 20 partenze. Il rush finale sullo sterrato di Campo Felice è stato entusiasmante, come lo è Campo Imperatore, più simile alle tappe dolomitiche. E, poi, la suggestione di piazza Duomo vestita a festa. Immagini che contiamo di rivedere ancora».
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