Sisma, processo Grandi Rischi In aula i vertici provinciali di carabinieri e vigili del fuoco

Quindicesima udienza del processo contro ò'organo consultivo della presidenza del Consiglio accusato, nella sua composizione del 2009, di avere sottovalutato il rischio e dato false rassicurazioni ai cittadini prima del 6 aprile 2009

L'AQUILA. Con l'audizione di familiari di vittime del terremoto del 2009 è cominciata nel tribunale dell'Aquila la 15a udienza del processo alla Commissione Grandi Rischi, tutta dedicata ai testimoni di parte civile. L'organo consultivo della presidenza del Consiglio è accusato, nella sua composizione del 2009, di avere sottovalutato il rischio e dato false rassicurazioni ai cittadini prima del 6 aprile 2009. Oggi, per le parti civili, saranno chiamati anche i comandanti provinciali di Carabinieri e Vigili del Fuoco all'epoca del sisma, Amedeo Specchia (Carabinieri) e Roberto Lupica (Vigili).

Si tratta della carrellata finale per la parte civile, prima che si passi agli imputati, ai loro difensori, ai loro consulenti e testimoni. Di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni personali colpose devono rispondere Franco Barberi, presidente vicario della commissione Grandi Rischi, Bernardo De Bernardinis, già vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile, Enzo Boschi, all'epoca presidente dell'Ingv, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto C.a.s.e., Claudio Eva, ordinario di fisica all'Università di Genova e Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischio sismico di Protezione civile.
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