Snam, è tregua fra Regione e ambientalisti
SULMONA. Scatta la tregua di fine anno fra i comitati ambientalisti e la Regione sulla vicenda delle centrale Snam. Dopo il mancato dietrofront della Regione sulla contrarietà all’impianto di Case...
SULMONA. Scatta la tregua di fine anno fra i comitati ambientalisti e la Regione sulla vicenda delle centrale Snam.
Dopo il mancato dietrofront della Regione sulla contrarietà all’impianto di Case Pente, i promotori dell’occupazione di palazzo San Francesco a Sulmona hanno deciso di mantenere il presidio soltanto di giorno.
Una modifica alla protesta avviata due giorni fa, che non abbassa però l’attenzione sulla questione.
Gli occhi, infatti, restano puntati sul prossimo consiglio dei ministri perché nulla esclude che possa arrivare il via libera definitivo alla centrale del gas.
«Resta determinante l’avvio del tavolo tecnico sulle alternative alla centrale di Sulmona», interviene Mario Pizzola, portavoce dei Comitati, «lo scopo è quello di trovare un progetto che non passi sulla dorsale appenninica e su una zona ad alto rischio sismico e di valenza ambientale, paesaggistica e storica».
La tregua di Capodanno, dunque, potrebbe durare ben poco. Intanto, la decisione ultima sul via libera all’impianto resta nelle mani del presidente del consiglio Matteo Renzi. Il progetto di lungo corso della Snam prevede una centrale di combustione di gas con relativo gasdotto nei pressi del cimitero, fra Case Pente, Case San Mariano e Colle Savente, in un'area di 12 ettari.
Chiaramente il via libera alla centrale di Case Pente spianerebbe la strada al metanodotto Sulmona-Foligno, tratto che fa parte del più ampio progetto sull’impianto Brindisi-Minerbio, in parte già realizzato.
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