L'AQUILA

Soldi dai familiari delle vittime del sisma, il Comune: "Atto dovuto"

L'avvocatura comunale spiega che "per evitare il danno erariale e le conseguenti responsabilità, ogni ente pubblico è obbligato a riscuotere i propri crediti"

L'AQUILA. "Si è trattato di un atto dovuto. Rincresce averlo dovuto fare, soprattutto per via della delicatezza della questione e della piena consapevolezza che la tragedia del sisma resterà una ferita sempre aperta soprattutto per le famiglie di coloro che quella notte del 6 aprile 2009 ci hanno lasciato, ma la pubblica amministrazione è obbligata a riscuotere i propri crediti, in caso contrario, il danno erariale è acclarato".

A parlare è l'avvocatura del Comune che in questo modo spiega il perché ha chiesto ai familiari delle vittime. 

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"Peraltro", si spiega ancora dall'ente, "l’avvocatura del Comune dell’Aquila ha inoltrato al difensore delle famiglie delle vittime unicamente una lettera di cortesia, rappresentando l’esistenza di tale credito, come tale liquidato nella sentenza del giudice".

La vicenda riguara 11 familiari delle vittime del crollo dell’edificio di via Campo di Fossa 6 che nel 2015 avviarono uattro distinti giudizi contro il Comune dell’Aquila, i Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e dei Trasporti e gli eredi del costruttore dell’edificio, chiedendo risarcimenti per diversi milioni di euro. Il Comune si costituì in tutti i giudizi documentando la propria estraneità rispetto ai gravi difetti progettuali e costruttivi che avevano innescato il crollo. Le famiglie però portarono avanti le loro domande contro il Comune fino alla sentenza, pronunciata dal tribunale il 10 ottobre scorso.

Con tale provvedimento, n. 676/2022, il Tribunale ha stabilito le responsabilità dei Ministeri e degli eredi del costruttore, che sono tenuti al pagamento dei risarcimenti e delle spese di giudizio in favore dei ricorrenti; il Tribunale ha altresì completamente assolto il Comune da qualsiasi responsabilità e condannato i ricorrenti al pagamento delle spese di giudizio.

"La sentenza è esecutiva per legge", spiega l'avvocatura del Comune, "non avendo avuto nessun contatto con gli attori e il loro difensore, l’Avvocatura comunale ha indirizzato a quest’ultimo una lettera di cortesia invitandolo a contattare i suoi clienti per il pagamento del debito verso il Comune. Si ribadisce che, per evitare il danno erariale e le conseguenti responsabilità, ogni ente pubblico è obbligato a riscuotere i propri crediti".