Sono tornati a casa gli antichi letti d’osso scoperti nel 1936

Oggi l’inaugurazione della mostra con i reperti restaurati Erano stati trafugati durante l’ultima guerra mondiale

AIELLI. Una chicca per gli appassionati di archeologia. Per la prima volta i due letti in osso, scoperti per caso ad Aielli nel lontano 1936, vengono esposti al pubblico. Si tratta di reperti rarissimi, essendo l’osso un materiale fragile e quindi di limitata conservazione. Databili tra la metà e la fine del I secolo a.C., i letti appartenevano sicuramente a personaggi importanti. Durante la realizzazione di un pozzo, in località Sant’Agostino, vennero rinvenute quattro tombe a camera costruite in muratura. All’interno di esse dei corredi ancora ben conservati. In particolare, nelle tombe 3 e 4 furono rinvenuti i resti di due letti funerari in osso. I reperti furono trasferiti al Museo nazionale di Roma.

Nel corso del tempo, anche a causa degli eventi bellici, i corredi delle quattro tombe furono in parte mescolati, e alcuni elementi trafugati. Alla fine degli anni Novanta, tutti i materiali furono riconsegnati alla Soprintendenza archeologica d’Abruzzo, che provvide a un primo restauro e all’esposizione dei corredi.

Nel 2014, la Soprintendenza, oltre a un nuovo restauro, ha eseguito il montaggio su un supporto di legno del letto della tomba 4. Il 7 dicembre, in occasione della Giornata nazionale dell’archeologia e del patrimonio artistico, il letto, per la prima volta, è stato esposto al Castello di Celano.

Nel 2015, il restauro dell’altro letto. Ora, grazie alla scelta felice, da parte della Soprintendenza, di Aielli come sede dell’esposizione, i visitatori potranno ammirare la bellezza di questi due straordinari reperti là dove 80 anni fa vennero alla luce.

La mostra, allestita nella sala Angelitti, dal titolo “ArtEterna-I letti in osso di Aielli”, viene inaugurata oggi alle 18 e rimarrà aperta tutti i giorni, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20, fino al 20 agosto. Alle aperture provvederà l’associazione culturale “Libert’aria”. Saranno presenti il presidente della Regione Luciano d’Alfonso, il soprintendente Francesco Di Gennaro, la funzionaria della Soprintendenza, e promotrice di “Archeologia a km zero”, Emanuela Ceccaroni; il professor Cesare Letta e la restauratrice Rossella Calanca. Farà gli onori di casa il sindaco Enzo Di Natale.

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