lo spettacolo a san bernardino 

Sorrisi, applausi e riflessioni nel ricordo di Stanlio e Ollio

L’AQUILA. Temperature ben diverse dalle altre sere, ma comunque risate, applausi e momenti di riflessione allo spettacolo “Stanlio & Ollio - amici fino all’ultima risata” alla scalinata di San...

L’AQUILA. Temperature ben diverse dalle altre sere, ma comunque risate, applausi e momenti di riflessione allo spettacolo “Stanlio & Ollio - amici fino all’ultima risata” alla scalinata di San Bernardino. Caratterizzato da una comicità semplice e leggera, incentrata sulla mimica, lo spettacolo viaggia a ritmo di “slapstick”, celebre genere comico che deve il suo nome all’effetto sonoro del bastone usato dagli attori per colpirsi sulla scena senza nessuna conseguenza fisica ma con assicurato effetto comico. Ed ecco che basta un piccolo incidente drammaturgico perché tutti entrino nella battaglia infinitamente esilarante. In questa commedia musicale, gli autori del testo sono Sabrina Pellegrino e Claudio Insegno che firma anche la regia, recitando accanto all’abruzzese Federico Perrotta (il primo idealmente ricorda Stanlio, l’altro Ollio). Un’operazione teatrale, che anche ieri sera si è proposta come un atto d’amore da condividere con il pubblico che è cresciuto con i loro mito e un’occasione per le nuovissime generazioni di conoscere un tipo di comicità universale: quella loro goffa ingenuità che li ha resi sullo schermo due adulti mai davvero cresciuti che non hanno mai perso occasione per farsi dispetti, il loro stile e le loro invenzioni comiche non sono stati mai prevedibili, mai volgari, mai deludenti. Nel tempo hanno insegnato sorridere, a ridere, anche di gusto. A parte qualche sketch mirato, Perrotta e Insegno evitano di proporre sul palco un'imitazione da cliché. In scena c’è il racconto la vita di questi due personaggi straordinari davanti e dietro i riflettori. Stan Laurel, ad esempio, fu arrestato perché percorse 50 miglia contromano in autostrada completamente ubriaco. Lui che nella vita si è sposato sette volte e tre volte con la stessa donna, nell’arco di vent’anni. (fab.i.)