Spaccata in gioielleria tre arresti dei carabinieri

I malviventi accusati di furto con scasso all’oreficeria Ranieri di via Vicentini Un quarto sospettato è ricercato in Nicaragua. Recuperata parte del bottino

L’AQUILA. In manette i responsabili del furto con spaccata ai danni della gioielleria «Ranieri» che il 21 marzo scorso fruttò un bottino di 52mila euro.

I carabinieri della Compagnia dell’Aquila hanno eseguito ordini di custodia cautelare a carico di tre romeni mentre un nicaraguense è tuttora ricercato.

Gli indagati sono Alexandru Ioan Oancea, Costantin Valentin Balcanu, Cristian Dragos Cobzaru, tutti romeni tra i 18 e i 22 anni, oltre al centroamericano Javier Enghel Lopez, il quale è ricercato nel suo Paese. I reati contestati sono concorso in furto aggravato e ricettazione.

Ci sono voluti più di due mesi per ricostruire la dinamica e le responsabilità dei sospettati. I militari hanno accertato che Alexandru e Balcanu, in concorso con Lopez, dopo avere materialmente compiuto il furto, hanno ceduto a Cobzaru alcuni orologi rubati in quella gioielleria con il compito di venderli. Non avendo costui provveduto a venderli o a restituirli lo picchiarono selvaggiamente. Altri accertamenti svolti dai carabinieri nei numerosi rivenditori di «Compro oro» dell’Aquila, ai quali la banda si era rivolta per piazzare la refurtiva, hanno permesso di ritrovare un anello rubato in quella gioielleria di via Vicentini oltre a molti altri monili d’oro di dubbia provenienza non direttamente appartenuti alla gioielleria, per i quali è tuttora in corso la ricerca dei proprietari. La refurtiva ritrovata, per la quale non sono ancora stati ritrovati i titolari, è custodita nel Comando provinciale dei carabinieri in attesa di essere visionata ed eventualmente riconosciuta da chiunque abbia di recente subìto furti di oggetti preziosi che potrà contattare il nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri all’utenza telefonica 0862-3401.

I tre che sono già in cella saranno ascoltati entro cinque giorni dal giudice del tribunale che ha firmato gli arresti. Il quarto destinatario dell’ordine di custodia è ricercato e sono state avviate le procedure di estradizione.

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