Spari contro il liceo Torlonia

20 Giugno 2010

Giovane romeno arrestato: in tasca aveva due pistole

AVEZZANO. Esplode un colpo di pistola contro il liceo classico Torlonia, in pieno centro: arrestato dalla polizia un giovane rumeno. Con sè aveva un revolver carico e una pistola ad aria compressa. Nella sua abitazione, inoltre, gli agenti hanno sequestrato diverse cartucce. In corso indagini per risalire alla provenienza delle armi.

Era intorno a mezzanotte quando, nella calma della notte, sono stati esplosi i colpi di pistola.  Il romeno di 29 anni, D.I.C., ha cominciato a sparare contro l'edificio scolastico di via Marconi, richiamando l'attenzione di passanti e residenti. E' stato quindi chiesto l'intervento delle forze dell'ordine.  Gli agenti della squadra anticrimine, che stavano pattugliando la zona, sono arrivati immediatamente e hanno trovato il giovane ancora in possesso dell'arma utilizzata per la sparatoria.

E' stato subito bloccato e disarmato. D.I.C. aveva con sé un revolver con tre cartucce inserite nel tamburo e un'arma comune da sparo ad aria compressa, con la quale ha esploso i colpi contro la scuola. Secondo gli agenti della squadra anticrimine del commissariato di Avezzano, guidata dall'ispettore superiore Gaetano Del Treste, il romeno, al momento del loro arrivo, era in stato di alterazione psico-motoria, probabilmente a causa dell'uso di bevande alcoliche. 

Le armi sono state trovate nelle tasche di un giubbotto di jeans. Il vicequestore aggiunto Marco Nicolai ha quindi disposto una serie di perquisizioni, tra cui quella nell'abitazione dell'arrestato.  Durante i controlli sono state sequestrate 46 cartucce calibro 9 per 21 millimetri, 24 cartucce calibro 9 millimetri e un bossolo calibro 9x12. Sono in corso gli accertamenti per scoprire la provenienza delle armi, che saranno sottoposte ad accertamenti e perizie balistiche.

Le armi illegali provengono in larga parte da armi rubate in casa, oppure dalle quelle illegalmente possedute dalla popolazione o ancora da importazioni. I maggiori esportatori di armi sono Russia, Cina, Stati Uniti, Francia e Germania. Si tratta di armi che successivamente vengono alterate. Questo tipo di fenomeno da alcune settimane è oggetto di specifica attenzione da parte della polizia che ha intensificato i controlli in materia. 

Con molta probabilità le due pistole sono state importate direttamente dalla Romania. L'ipotesi che possano essere state acquistate in Italia nei canali clandestini del traffico di armi è meno probabile. Il giovane romeno arrestato si trova ora rinchiuso nel carcere dell'Aquila con l'accusa di porto abusivo e utilizzo di armi in luogo pubblico.  Dovrà essere ascoltato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano, di fronte al quale dovrà chiarire come mai fosse in possesso di quelle armi e a cosa sarebbero servite. L'udienza per la convalida dell'arresto dovrebbe tenersi domani mattina.

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