SULMONA

Strani rituali sull’eremo, scoppia la protesta 

Tarocchi e danze a ritmo di tamburo, la denuncia dall’Associazione celestiniana: «Serve più rispetto»

SULMONA. Una sorta di “rituale” non meglio identificato ma che di certo mal si concilia con luoghi simbolo della spiritualità e della religione cattolica, cari alle figure di due santi cristiani, Sant’Onofrio e San Pietro Celestino. Lo “spettacolo” singolare è andato in scena domenica mattina sulla terrazza dell’eremo di Sant’Onofrio, che fu rifugio di fra’ Pietro da Morrone poi diventato Papa e quindi Santo. Tre donne e due uomini, alcuni dei quali di Sulmona, dopo aver posizionato dei tarocchi sul pavimento, hanno improvvisato uno spettacolo con danze a ritmo di tamburo e il capo coperto da veli, scatenando la reazione dell’Associazione celestiniana di Sulmona, che casualmente, con il presidente ha assistito in diretta all’esibizione immortalando tutto con il telefonino.
«L’eremo è luogo di tutti», spiega Giulio Mastrogiuseppe, «ma proprio perché sia tale è necessario che chiunque lo frequenti abbia rispetto per ciò che esso rappresenta. Approfittare della disponibilità del custode per improvvisare, senza aver chiesto nemmeno permesso, rituali improbabili, preclude di fatto l’accesso a una parte della struttura. Ignorare con supponenza e indifferenza il diritto di altri a goderne la bellezza è una prevaricazione, cosa che non è giustificabile dalle proprie credenze personali perché non hanno niente per essere più o meno importanti di altre».
 (c.l.)
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