Sulmona, addio al giudice D'Antino Settevendemmie 

Era tornato in Abruzzo dopo una lunga e brillante carriera alla Corte dei Conti. I funerali nella chiesa di Santa Maria della Tomba

SULMONA. Una carriera brillante nella magistratura contabile dove ha lasciato un segno per le sue doti professionali e per la sua saggezza. Una carriera che lo ha portato ad essere presidente di Sezione della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna e presidente di sezione della Commissione Tributaria Centrale Roma.
Alle prime ore di ieri _ sabato 29 febbraio _ si è spento, all’età di 89 anni, Giovanni D’Antino Settevendemmie. Magistrato assai stimato e con una straordinaria cultura giuridica soprattutto nel campo delle pensioni civili e di guerra dove era considerato il migliore.

Prima di approdare in Emilia Romagna, D’Antino Settevendemmie, sulmonese di famiglia assai conosciuta in città, è stato per 20 anni consigliere della Corte dei Conti, a Roma dove ha sempre vissuto senza mai dimenticare la sua Sulmona.  Nella sua lunga carriera ha ricevuto anche diverse onorificenze come quelle di commendatore della Repubblica, che gli è stata attribuita dal presidente Oscar Luigi Scalfaro e quella di grande ufficiale della Repubblica, attribuitagli dal presidente Giorgio Napolitano. Nel 2006 si è congedato dalla magistratura.

Giovanni D’Antino Settevendemmie lascia la moglie Anna e i figli Pasquale, Antonio, Andrea, oltre ai nipoti tra i quali l’avvocato Alberto Paolini che lo ha avuto sempre come punto di riferimento. I funerali sono previsti  oggi _ domenica 1 marzo _  alle 15, nella chiesa di Santa Maria della Tomba. (c.l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .