Sulmona, Magneti Marelli: in arrivo 60 contratti a termine 

La dirigenza aziendale prevede tre milioni di investimenti per fronteggiare le nuove esigenze di mercato

SULMONA. Investimenti da 3 milioni di euro e nuove assunzioni. La necessità di adeguare le linee di produzione alle richieste del mercato che dal 2020 prevedono un aumento esponenziale dei motori ibridi o elettrici, impone il cambio di passo alla Magneti Marelli. La fabbrica sulmonese, che produce il 75 per cento dei suoi volumi produttivi per la Sevel di Atessa, conta 636 dipendenti. Altri 60 saranno assunti a tempo determinato per stare al passo col protocollo d’intesa siglato da ministero dello Sviluppo Economico, le Regioni Piemonte, Campania e Abruzzo e la Provincia di Trento con Fca (ex Fiat) e Centro ricerche Fiat. Il protocollo prevede un investimento in ricerca e sviluppo di oltre 150 milioni di euro, la maggior parte dei quali stanziati da Fca, per sostenere la competitività del settore automotive italiano. «Una scelta strategica di voler rafforzare la presenza Fca in Italia e di investire nei Centri di eccellenza nella ricerca», spiegano dal ministero, «con ricadute positive per le regioni interessate e il Sistema Paese, sia rispetto ai centri tecnici coinvolti direttamente nelle attività, sia su tutti gli stabilimenti italiani, compresa la Sevel di Atessa (Chieti) e le aziende collegate, che dovranno industrializzare e produrre i nuovi modelli e i sistemi di propulsione loro associati in base alle normative 2020». Sono stati i segretari nazionali di Fim-Cisl, Raffaele Apetino, Uilm-Uil, Gianluca Ficco e Ugl-Ugl, Antonio Spera, ad annunciare ad aprile l’investimento di 3 milioni di euro sui macchinari e 60 assunzioni a tempo determinato. L’annuncio era arrivato dopo una “due giorni” di assemblee e non a caso in seguito allo sciopero proclamato dalla Fiom-Cgil contro l’organizzazione del lavoro e i licenziamenti di un capo reparto e di un operaio interinale. I nuovi investimenti dovranno portare, secondo i sindacati, a una diversa organizzazione del lavoro, coi turni che passeranno dagli attuali 18 a 17 dal mese di settembre, con la domenica notte esclusa. Sarà realtà, dopo l’estate, il cosiddetto modello Sulmona, cioè la modifica ai nuovi turni sul modello americano, arrivata in seguito agli scioperi del luglio scorso. «Sono previsti investimenti per tre milioni per l’acquisto di nuovi macchinari e per modificare quelli esistenti per ottimizzare l’organizzazione del lavoro», fanno presente Apetino, Ficco e Spera. «Gli investimenti consentiranno una nuova turnazione. Dopo anni l’azienda si è resa disponibile a effettuare le verifiche per il riconoscimento del giusto inquadramento dei dipendenti. Sono state, inoltre previste le assunzioni a tempo determinato di 60 persone».
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