l'allarme

Sulmona, rischio crollo per Palazzo Mazara, evacuati gli uffici regionali

Effetto terremoto, i locali non hanno crepe ma sono ritenuti poco sicuri sotto il profilo sismico

SULMONA. Con il sisma torna la paura per la stabilità delle sedi municipali di Palazzo Mazara e Palazzo San Francesco. Sei dipendenti della Regione in servizio nella sede sulmonese del Centro dei Beni culturali sono stati trasferiti in altri locali perché quelli di Palazzo Mazara sono ritenuti poco sicuri. Da ieri, sulla porta d’ingresso del palazzo dove ci sono anche alcuni uffici del Comune spicca un cartello con l’avviso: «Ci potete trovare presso la sede dell’Agenzia di promozione culturale in piazza Venezuela». La decisione di evacuare i locali da parte della Regione è arrivata ieri e, in men che non si dica, i sei dipendenti hanno recuperato tutte le loro cose e, almeno per il momento, si sono sistemati nella sede dell’Agenzia di promozione culturale, anch’essa di pertinenza della Regione. Già dalla prossima settimana i locali evacuati saranno sottoposti a verifica da parte dei vigili del fuoco. Controlli che erano già stati eseguiti subito dopo il terremoto dell’Aquila dai quali emerse l’estrema fragilità strutturale dello storico edificio tanto che una parte, quella dove era ubicata l’ex sede della Saca, fu considerata inagibile. Il provvedimento deciso dalla Regione ha subito fatto scattare la preoccupazione tra i dipendenti del Comune che lavorano nello stesso stabile. Non solo. Anche quelli che lavorano nelle stanze di Palazzo San Francesco, sede municipale, hanno manifestato preoccupazione e timore per una situazione che, da sempre, è al limite della sicurezza. L’instabilità dei due edifici, infatti, è nota da anni. «Basta poco perché i pavimenti ballino», fanno presente alcuni dipendenti del Comune, sottolineando l’estrema fragilità dello stabile. A Palazzo Mazara si riuniscono le varie commissioni e gruppi consiliari ed è sede della presidenza del consiglio comunale. A Palazzo San Francesco sono concentrati tutti i maggiori uffici, da quello del sindaco a quello delle diverse ripartizioni della burocrazia comunale.

«In queste stanze non lavoriamo tranquilli», proseguono in coro i dipendenti, «e sarebbe il caso che gli uffici fossero trasferiti momentaneamente in altra sede, in modo che sia Palazzo Mazara che Palazzo San Francesco siano sottoposto a un adeguamento sismico in grado di rendere gli edifici più sicuri». (c.l.)

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