<strong>Ospedale di Tagliacozzo.</strong> Chiesto un tavolo di garanzia, dopodomani la protesta cittadina

Tagli, Venturoni sott’accusa

Il comitato: «Le sale operatorie non si toccano»

TAGLIACOZZO. Le «rassicurazioni» dell’assessore regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni sul futuro dei presidi marsicani scatenano le ire del comitato pro ospedale di Tagliacozzo, mentre il sindaco Dino Rossi invita anche i commercianti a serrare i negozi e partecipare compatti alla protesta di mercoledì prossimo contro i tagli alla sanità pubblica.
Presente ad Avezzano per la presentazione di un’importante scoperta sulle cellule staminali applicate in Neurochirurgia, l’assessore Venturoni ha escluso la possibilità di riavviare gli interventi chirurgici nelle sale operatorie dell’ospedale Umberto I, e ha parlato di «strutture con funzioni specifiche».

«Credo che a riguardo l’assessore non sia stato informato dai suoi uffici, visto che il 30 settembre 2009, davanti ai giudici del Tar, la Asl di Avezzano-Sulmona ha assicurato la pronta disponibilità chirurgica per tutti i casi di emergenza», spiega l’avvocato Rita Tabacco, del comitato pro ospedale di Tagliacozzo. «In attesa del giudizio di merito dei giudici amministrativi, la Asl a Tagliacozzo deve continuare a garantire la disponibilità chirurgica».

Sul punto in cui l’assessore alla Sanità afferma che non devono esserci sale operatorie in ospedali dove si fanno meno di mille interventi chirurgici l’anno in quanto non verrebbe garantita la sicurezza dei pazienti, la Tabacco è ancora più dura: «Questo è procurato allarme. Ci spieghi allora l’assessore se le cliniche di Celano e Canistro registrano un numero maggiore di interventi chirurgici e se sono sicure, e perchè le sale operatorie dell’ospedale di Tagliacozzo, messe perfettamente a norma con una spesa di 6 miliardi delle vecchie lire, vengono sotto utilizzate. Interesserò per questo la magistratura contabile». Per il comitato, il Pronto soccorso, la Radiologia, il Laboratorio analisi e l’Ortopedia dell’Umberto I rappresentano delle «eccellenze» per il territorio, eppure la Regione ha deciso di operare delle riduzioni.

«Quelle di Venturoni sono solo rassicurazioni ventilate in periodo elettorale», conclude Rita Tabacco. «Se davvero intende rilanciare il nostro ospedale, lo invitiamo ad attivare un tavolo di garanzia in cui la Regione assicuri che non avverrano sconvolgimenti nella geografia sanitaria pubblica della Marsica. Non intendiamo fare la guerra all’ospedale di Avezzano, ma continuare a garantire buoni livelli di assistenza sanitaria in zone di montagna dove c’è anche povertà». Il comitato pro ospedale è contrario anche alla privatizzazione dei nosocomi, e ha già annunciato una partecipazione massiccia alla protesta indetta mercoledì dal Comune. L’appuntamento è alle ore 10 in piazza Duca degli Abruzzi.

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