Tasse, stangata in vista per chi non torna in centro

Cialente promette una delibera per favorire il riavvio delle attività dentro le mura Ma chi lascerà i locali sfitti o si trasferirà altrove avrà le tasse alla massima aliquota

L’AQUILA. Meno tasse da pagare per commercianti e residenti che torneranno in centro. Aumento delle imposte, invece, per chi affitterà i locali a peso d’oro. Il sindaco Massimo Cialente forza la mano per ridare vita al cuore della città, nonostante il suo mandato sia agli sgoccioli. «Sto preparando la delibera», annuncia. «Anche il bando Fare centro sarà condizionato alla diminuzione degli affitti». Secondo Cialente, «la strada per rivitalizzare il centro passa per la diminuzione dei canoni di locazione dei locali appena ristrutturati». Idee e proposte illustrate ai commercianti, nell’incontro organizzato dal direttore regionale della Confcommercio Celso Cioni e dal presidente Roberto Donatelli, nella sede dell’Ance.

«Chi lascerà sfitti i locali commerciali del centro ristrutturati con soldi pubblici pagherà il massimo delle tariffe Imu, Tasi e Tari, con un aumento del 23% per la Tari"», ha dichiarato Cialente, «introiti che serviranno ad abbassare le tasse di 2-3 punti percentuali ai commercianti che riapriranno l’attività in centro. Pagheranno più tasse anche i residenti che sceglieranno di abitare altrove, senza tornare dentro le mura storiche. Applicheremo gli stessi parametri della seconda casa. Anche chi non affitterà, pagherà il massimo previsto dell’Imu». La proposta del sindaco coinvolge in pieno il bando Fare centro, atteso da tempo, che mette a disposizione in prima battuta 20 milioni di euro di finanziamenti a fondo perduto per commercianti, artigiani e professionisti con partita Iva, che riapriranno l’attività in centro storico.

«Il bando», conferma Cialente, «conterrà la proposta del Comune che prevede l’adesione solo se i proprietari di spazi commerciali e direzionali accetteranno di affittare al 35% rispetto al canone che percepivano prima del 2009». Un taglio sostanzioso, del 65%. «Questo per il primo anno. Dal 2018 l’affitto salirà al 70 per cento, il terzo anno al 90 per cento, fino a raggiungere la stessa cifra percepita prima del terremoto. Nel 2021, quando buona parte del centro tornerà alla normalità, si potrà pensare di nuovo al libero mercato». Altra novità: i gestori di pub e locali avranno la possibilità di allestire dehors, spazi all’aperto con tavolinetti, senza pagare la tassa sull’occupazione di suolo pubblico. «Premiare chi ha voglia di scommettere sulla nostra città e rientrare in centro», dice Cialente, «questo lo scopo della delibera che sto facendo approntare dagli uffici competenti. «Si tratta di misure di incentivazione per commercianti e residenti, che si vedranno ridurre di molto le tasse. Chi lascerà i locali sfitti pagherà molto di più». (m.p.)

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